Basta scontrini e ricevute fiscali: la proposta della Cgia

l segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, ha chiesto di abolire gli scontrini e le ricevute fiscali per le categorie di artigiani e commercianti. Secondo Bortolussi, infatti, la loro valenza fiscale non ha più senso , poiché i ricavi, e quindi le imposte e i contributi da versare allo Stato, sono già stabiliti dall’Amministrazione finanziaria attraverso appositi studi di settore. Il Ministro Tremonti dovrebbe, secondo il segretario, attivarsi proprio per l’abolizione degli scontrini e delle ricevute fiscali, diventate più uno spreco di carta che altro.  Questa proposta è già stata fatta nel 1996 e avrebbe dovuto essere seguita da un accordo tra il Governo di allora e le categorie di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori; l’accordo avrebbe dovuto portare all’abolizione di scontrini e ricevute dopo aver realizzato gli opportuni studi di settore. Dopo 15 anni gli studi sono stati fatti, ma gli scontrini e le ricevute sono ancora obbligatorie. La proposta parte da una considerazione importante: la maggior parte (80%) dei commercianti in Italia emette gli scontrini regolarmente e non ha ricevuto sanzioni durante i controlli della Guardia di Finanza; questo è un buon presupposto per eliminarli definitivamente, secondo Bortolussi.

di Redazione

Foto: leonardovaghaye.it

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