Approvato dalla Camera il processo breve. Caos dentro e fuori dall’aula

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Approvato dalla Camera il disegno di legge sulla prescrizione breve, con 314 voti a favore e 296 contrari. Il testo, ora modificato, è passato al Senato. È festa tra i banchi del Pdl che ha esultato definendosi “una macchina da guerra”. Soddisfatto anche il premier Berlusconi che ha elogiato i suoi compagni che si sono dimostrati compatti ancora una volta. Per questa mattina è stato disposto un incontro, a Palazzo Grazioli, tra i capigruppo e i coordinatori del partito. La seduta è iniziata con l’ennesima respinta da parte del Presidente della Camera Gianfranco Fini della richiesta da parte della minoranza di un ulteriore ampliamento di tempo oltre a quello già concesso. Alla fine sono stati garantiti 10 minuti per ogni gruppo al momento della dichiarazione del voto finale. Il Presidente Fini è stato attaccato da Giachetti del Pd, perché poco attento alla minoranza. A questo punto è iniziato un po’ di caos in aula: Casini è intervenuto in difesa del suo collega, mentre Bersani ha provato a spiegare le intenzioni delle affermazioni del compagno di partito. Ma il caos imperversava anche fuori, dove il popolo viola si è accanito con slogan e cartelli, contro la Santanchè. Accanto a loro anche le associazioni a sostegno dei familiari delle vittime che temono che il loro cari non avranno mai giustizia a causa di questo testo.

di Redazione

Foto: online-news.it

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