“Le autorità romene tradiscono migliaia di propri cittadini con promesse non mantenute e totale disprezzo per il loro diritto a un alloggio adeguato”, ha denunciato Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato sugli sgomberi forzati nel paese.
Il rapporto, intitolato “Spinti ai margini: cinque storie di rom sgomberati con la forza in Romania”, descrive le esperienze di persone cacciate dalle loro case, dai loro quartieri e comunità verso le periferie delle città. Il rapporto segue le vicende di cinque persone provenienti da tre città romene dopo che erano state sgomberate con la forza dalle loro case e la loro resistenza alla riallocazione. Viene raccontato il profondo impatto sulle loro vite causato dalla perdita di case e mezzi di sussistenza, la separazione dalla comunità di appartenenza, lo stigma, le difficoltà di accedere all’istruzione e all’assistenza sanitaria e il trauma stesso dello sgombero.
“Quello che vediamo nel 21° secolo in Romania è la deliberata espulsione dalla società di persone vulnerabili che vivono al di sotto della soglia di povertà o al limite di essa e soffrono la condizione di vivere in alloggi inadeguati. La legislazione vigente in Romania in materia di diritto all’alloggio è molto lontana dagli standard internazionali, che il governo romeno ha adottato. In particolare, essa non garantisce il diritto a un alloggio adeguato per tutti i suoi cittadini e non vieta gli sgomberi forzati” – ha dichiarato Barbora Černušáková, esperta di Amnesty International sulla Romania.
Fonte: Amnesty International
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