Alle 11 iniziano le consultazioni: palla al centro per Napolitano

napolitano_governo_incarico_bersaniL’esito delle consultazioni è negativo: questo è ciò che Bersani ha riferito a Napolitano dopo il dialogo con le forze politiche.

Il prossimo appuntamento è previsto per le ore 11 e con ogni probabilità si tratterà di consultazioni lampo. Il segretario generale del Quirinale Donato Marra ha affermato che Napolitano “si è riservato di prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili del quadro politico-istituzionale”.

Ad aprire le “danze” sarà il Pdl che si presenterà con Alfano e i capigruppo di Lega Nord; si vocifera che Berlusconi si presenterà come il leader della coalizione di centrodestra. Alle 16  toccherà al M5s, alle 17 Scelta Civica, alle 18 Pd

Ricordiamo che l’appuntamento delle consultazioni serve a capire se lo stallo governativo è superabile o meno.  Bersani infatti continua a non convincere e a prendere schiaffi sonori dal M5s, (che ne snobba gli otto punti). Soprattutto hanno pesato gli imperativi del Pdl che vorrebbe imporre il nome del futuro Presidente della Repubblica, in cambio dell’appoggio all’esecutivo in embrione.

Bersani ha dichiarato ho “descritto anche le difficoltà derivate da delle preclusioni o condizioni che non ho ritenuto accettabili”. Ho riferito dell’esito del lavoro di questi giorni che non hanno portato a un esito risolutivo. Ho spiegato le ragioni e illustrato gli elementi di comprensione anche positivi attorno ad alcuni punti ma ho descritto anche le difficoltà derivate da delle preclusioni o condizioni che non ho ritenuto accettabili”.

Insomma Bersani è deciso a non mollare, ma la situazione è complicata e le redini sono sempre in mano a Napolitano. Lo precisa il Pd sottolineando che nel comunicato letto dal segretario generale Donato Marra non compare la parola rinuncia.

Intanto M5S vuole una PROROGATIO GOVERNO IN CARICA E L.ELETTORALE , ovvero si proroga il governo in carica per gli affari correnti e al contempo si iniziano a fare le leggi necessarie in Parlamento. Poi si può andare alle elezioni.

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato – “Questo Paese ha bisogno di un governo a tutti i costi per ripartire”. “I cittadini non comprenderebbero, sembra quasi che diamo la colpa a loro perché non sono riusciti a votare in modo da farci governare”.

di Simona Mazza

foto: cinquegiorni.it

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