A Roma si celebrano i 150 anni di Alice nel Paese delle Meraviglie

Wiggins_S_Michelle_alice_in_wonderlandFino all’8 maggio 2015 si terrà alla Casa delle Letterature di Roma la mostra ispirata ed organizzata in occasione del centocinquantesimo anniversario dalla pubblicazione di “Alice’s adventures in Wonderland”, Alice nel Paese delle Meraviglie, l’opera più famosa di Carroll.

Nel 1856, Dodgson, vero nome di Carroll, iniziò ad interessarsi all’arte della fotografia, appena nata e sviluppata. Nell’esposizione ci sono diversi ritratti familiari ed immagini di bambine, spesso con il vestito “bello” della festa, che per l’artista furono sempre fonte di grande ispirazione; ci sono foto di Agnes Grace Weld che, vestita da cappuccetto rosso, con sguardo malizioso sembra voler  impaurire il lupo ed addirittura sfidarlo; l’immagine di Alice Donkin che fugge dalla finestra o quella di Alexandra Kitchin con il suo violino.

Protagoniste indiscusse della mostra sono però le fotografie di Alice Liddell, la bambina che probabilmente ispirò proprio il racconto di Carroll, Alice. Una delle foto più famose è “Alice mendicante”; nell’Inghilterra dell’800 il problema dei bambini di strada, poveri e senza tetto, era molto forte e sentito, tanto da essere fonte di ispirazione anche artistica e poetica.

Una mostra questa che unisce la fiaba al sogno. Un pò come essere dentro al libro, quando Alice guarda dal buco della serratura o quando riesce ad aprire la serratura nella parte finale del racconto; la porticina conduce nel giardino della Regina di Cuori. Come quando Alice abbandona improvvisamente il mondo reale e inizia a sognare. Queste foto ci forniscono un ponte magico tra realtà e fantasia.

di Alessandra Paparelli

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