A Milano va in scena il Linfoma di Hodgkin: “Il Ritratto della salute” con Chiara Stoppa al Teatro Delfino

Chiara Stoppa_vert_lgL’angoscia, la paura di non farcela, la chemioterapia, l’autotrapianto, l’affetto di amici e parenti, ma anche la voglia di continuare a vivere con spirito: Chiara Stoppa protagonista e autrice insieme a Mattia Fabris de “Il ritratto della salute”, in scena al Teatro Delfino dal 10 al 13 aprile (ore 21.00, domenica ore 16.00), sintetizza in un’ora di spettacolo i lunghi mesi trascorsi sospesa tra la vita e la morte.  

“Il ritratto della salute”, un monologo autobiografico, racconta di come a 26 anni, quando si dovrebbe essere il ritratto della salute, Chiara si sia ritrovata all’improvviso a dover affrontare la diagnosi terribile di linfoma di Hodgkin, con una prognosi tutt’altro che favorevole. La protagonista, dunque, narra la sua storia senza dimenticare di essere un’attrice, spinta da una necessità profonda ed individuale, ma anche artistica. Appoggiandosi soltanto a un tavolo, descrive episodi e aneddoti, riflessioni e scoperte, utilizzando la comicità e l’ironia quali armi per sconfiggere retorica e patetismo. “Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone a me care, per un degno saluto –afferma Chiara – “Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no?

E…ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare”.

Ne “Il ritratto della salute” c’è la capacità di ridere delle proprie debolezze e di descrivere con divertito affetto quelle di familiari e colleghi, la forza di prendere coscienza della propria malattia e, soprattutto, la lucidità di saper ascoltare il proprio corpo riprendendone possesso e avviandosi così sul cammino della guarigione. “Dopo la mia guarigione, la gente mi cercava. Amici e sconosciuti. Mi chiamavano. Volevano sapere. Conoscere la mia storia. Che non è molto diversa da quella di altri. Ma unica in quanto personale.

Ho incontrato molte persone. Ho parlato con loro. Ai tavolini di un bar. Per strada. Al parco. Parlavo. Raccontavo. Di me. Con la difficoltà di ripetere ogni volta la mia storia. Ma intravvedendo negli occhi degli altri la luce della speranza. Si sentivano capiti, protetti, ascoltati. E così ogni volta che mi cercavano, ripetevo, parlavo, raccontavo”.

 “Il ritratto della salute”

con Chiara Stoppa

testo di Chiara Stoppa e Mattia Fabris

regia di Mattia Fabris

dal 10 al 13 Aprile – ore 21,00

Teatro Delfino – Via Dalmazia 11, 20138 Milano

Per info e biglietti: www.teatrodelfino.it

AUTRICE E INTERPRETE

CHIARA STOPPA – Iscritta dal 1995 al 1999 alla scuola sperimentale dell’attore condotta da Ferruccio Merisi e Claudia Contin presso la quale partecipa a vari laboratori tra i quali “A un passo dal volo”- laboratorio di costruzione e uso di trampoli, “Danze senegalesi”, “Ridere il mondo – ovvero il personaggio comico (o clown senza maschera) come disfunzione sociale”, “Gospel sudafricani”,“L’Arlecchino errante” -meeting internazionale degli attori dell’arte -il circo, fatiche e miracoli (tra la commedia dell’arte e lo spettacolo del corpo). Nel luglio 2001 partecipa al laboratorio “El otro, el mismo”, teatro e canzoni (San Miniato, Prima del teatro, scuola europea per l’arte dell’attore). Nel 1999 si trasferisce a Milano per frequentare la scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano diretta da Luca Ronconi dove si diploma nel giugno del 2002. Nel 2008 diventa socia A.T.I.R.Ha, inoltre, moltissima esperienza nel lavoro con i bambini, dall’animazione alle letture, dai giochi al teatro.

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