Caso Ruby: Berlusconi si difende

Dal mese di dicembre il Presidente del Consiglio è costantemente sotto i riflettori, dapprima per il voto di fiducia, poi per il polverone scoppiato con il caso Ruby. Stanco di tutte le accuse, secondo lui infondate, che vengono dette sul suo conto, il Premier ha deciso di difendersi pubblicamente, una volta per tutte, in un video messaggio inviato ai Promotori della Liberta. “Le accuse nei  miei confronti sono totalmente infondate e addirittura risibili” esordisce il premier. “La giustizia è piegata ai fini politici con una chiara volontà persecutoria nei miei confronti “; ma la cosa che Berlusconi proprio non sembra tollerare è l’accanimento mostrato verso i suoi ospiti e amici, il premier accusa alcuni noti pm della Procura di Milano di “aver fatto una gravissima intromissione nella mia vita privata schedando i miei ospiti nella casa di Arcore, che non hanno alcuna responsabilità se non quella di essere stati miei ospiti e di portarmi amicizia e affetto. A queste persone evidentemente non è piaciuto il voto di fiducia del 14 dicembre e nemmeno la decisione della Corte Costituzionale, al punto che il giorno successivo alla decisione della Consulta, con una tempistica perfetta, hanno rese pubbliche le loro indagini”. Ritornando ai suoi ospiti aggiunge che “In un paese libero e democratico è inaccettabile che la Procura divulghi frammenti di telefonate private di queste persone. Ancor più inaccettabile che si facciano perquisizioni con metodi intimidatori nelle case di queste persone, sequestrando di tutto e di più e impiegando per questa operazione più di 100 uomini, numero degno delle più pericolose organizzazioni mafiose”. Il premier arriva, a questo punto, all’argomento più incandescente: Ruby “È assurdo soltanto pensare che io abbia pagato per avere rapporti con una donna. È una cosa che non è mai accaduta nella mia vita, neanche una volta. Lo considererei degradante per la mia persona”. Inaspettatamente il Presidente Berlusconi si lascia andare anche a dichiarazioni molto personali che riguardano la sua vita affettiva e che, precisa, non avrebbe mai voluto dichiarare per non esporre la persona interessata all’attenzione dei media; dice infatti “Da quando mi sono separato ho avuto un rapporto di affetto stabile con una persona, che oltretutto era presente in quelle serate e certo non avrebbe acconsentito che accadesse quello che è stato dichiarato da molti giornali. Nessuno può essere rimasto turbato da quelle serate, perché tutto si è svolto nella massima eleganza e tranquillità”. Il premier conclude il suo discorso promettendo il suo impegno perché la democrazia in cui viviamo possa essere degna di tale nome, lottando concretamente per tutelare la privacy e tutti i diritti fondamentali dei cittadini perché quello che accade tra le mura domestiche è affare solo di chi vi abita”.  

di Redazione

Foto: giovanipdl.wordpress.com

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