Intervista di Assange a “Chi”:«Voglio un mondo più civile»

Oggi uscirà in edicola, con il giornale “Chi”, un’intervista a Julian Assange, realizzata a Ellingham House, la villa settecentesca dove il fondatore di Wikileaks risiederà fino al 7 febbraio, giorno del suo giudizio. «Siamo un’entità piccola attaccata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Non siamo una superpotenza, ma abbiamo coraggio». Assange rivela alla rivista di Signorini i pensieri che gli sono affiorati durante la prigionia:«In carcere mi sono chiesto se ciò che faccio vale la pena e ho capito che sono sulla strada giusta»; spiegando anche che il motivo per cui decise di creare Wikileaks è semplicemente per avere un mondo più civile. Assange confessa, infine, di temere l’estradizione negli Stati Uniti, in quanto la nazione sta cercando di mettere in atto un’accusa di spionaggio a suo discapito, ma sa che il fenomeno Wikileaks non si fermerà, perché centinaia di collaboratori sono al lavoro in tutto il mondo.

di Redazione

Foto: politico.com

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