E una power song diventa “la canzone di quarantena”

In tempi di lockdown Valentina Lo Surdo, conduttrice radiotelevisiva, reporter e presentatrice, nota soprattutto come divulgatrice di musica classica, ci ha stupiti con un pezzo dalle sonorità inaspettate. Una canzone che è diventata già “canzone di quarantena” e oggi, che è il giorno della riapertura dei confini tra le regioni italiane, diventa “canzone di riapertura”.

Distribuita sulla rete qualche giorno fa, il pezzo è nato con l’obiettivo di offrire la possibilità alle persone che la ascoltano di sentirsi più libere e coraggiose. Questo è valso soprattutto per chi ha passato gli ultimi mesi in solitudine e così, ascoltando il ritornello “every day, in every way I’m getting better and better”, ha potuto ritrovare sensazioni di tranquillità e di fiducia. Proprio per questo “Every Day” è stata definita nel suo intento una “power song” dallo stesso autore del testo J. L. Marshall, formatore noto in tutta Italia e creatore della piattaforma Corsi.it. Marshall ha messo insieme un lungo elenco di frasi potenzianti divenute canzone con la voce di Valentina, al fine di infondere coraggio a migliaia di follower, come spiega qui.

Per questo, il progetto non è stato concepito per il mondo degli intenditori della musica classica consueto alla Lo Surdo, ma semplicemente per chi abbia desiderio di accogliere un messaggio semplice, con leggerezza e al tempo stesso con profondità: “Se non puoi portare te nel mondo, ricorda che puoi portare il mondo dentro di te, fosse anche soltanto in una stanza di casa”, sottolinea l’autrice. Che ribadisce: “ricordiamo anche che, quando usciremo fuori di qui, dietro ogni maschera, trucco, parrucco e mascherina, si nasconde un essere meraviglioso”, com’è illustrato nel video che mostra Valentina truccata e imparruccata, contrapposta a un’altra lei in abito bianco e senza trucco.

Un ulteriore fattore d’interesse, che sta contribuendo a creare curiosità e visibilità a questa canzone già scaricata e visualizzata da migliaia di persone, è il soprannome Abha. In un’intervista lasciata in podcast, è la stessa interprete a spiegare come questo secondo nome rappresenti un simbolo di essenzialità: caratteristica che emerge con coraggio minimale nella musica del brano.

Impossibile non citare, per concludere, l’entusiasmo e il desiderio di contagiare positivamente chiunque da parte di Abha, affinché la creatività e la semplicità siano caratteristiche fondamentali affinché la musica non si chiuda nella sua esclusività. Nell’intenzione del videoclip si legge proprio questo messaggio, una danza leggera di musica per tutti, perché l’espressione artistica possa raggiungere ogni casa.

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