In libreria da oggi “La carovana dei prodigi” di Alberto Custerlina

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Esce oggi in libreria La Carovana dei Prodigi, nuovo romanzo di Alberto Custerlina.

 Albertunnamed (2)o è già stato ospite del nostro giornale per una intervista. Oggi lo incontriamo a Trieste nello storico caffè letterario San Marco dove il libro verrà presentato il prossimo 17 luglio alle 18.

  1. 1. Alberto, nel secondo libro della saga All’ombra dell’Impero, atteso e previsto fin dall’inizio, racconti le avventure del giovane Davorin che viene rapito. Un romanzo che attraversa l’est dei primi del novecento con le sue vicende storiche particolari. Sarajevo e la Bosnia Erzegovina. Sono luoghi che conosci bene? Perché questa scelta all’Est.

Sono posti e culture che conosco bene soprattutto per la mia collocazione geografica (Trieste) che mi ha sempre spinto a esplorare verso Est. Tieni anche presente che i miei primi tre romanzi noir erano ambientati in quei luoghi e quindi c’è anche una continuità che travalica il Tempo e che deriva da una mia grande passione per quelle terre. Inoltre, nei Balcani abbiamo l’incontro e lo scontro tra due mondi (Occidente cristiano e Oriente islamico) che rende queste terre uniche e molto affascinanti, insomma, degne di essere raccontate.

  1. Reliquie e negromanti. Da dove ti deriva questo interesse per la religione e le arti oscure?

Nonostante io non sia religioso, nei miei romanzi non posso ignorare l’aspetto religioso nella vita dei miei personaggi. Inoltre, come ben sappiamo, ogni religione porta in sé leggende, oggetti e rituali che sono materiali perfetti per le narrazioni di genere.

Riguardo alle arti oscure, non sono forse l’altra faccia di una medaglia? Potrebbe esistere il Bene senza il Male? Il Diavolo senza Dio?

Inoltre, considera che a cavallo tra ‘800 e ‘900 l’interesse per l’esoterismo era alle stelle e quindi ho trovato giusto inserirlo pienamente nelle mie narrazioni.

  1. Il linguaggio si adatta perfettamente all’epoca in cui è ambientato il romanzo, così come lo stile narrativo, completamente differente dai tuoi primi romanzi. E’ un’evoluzione personale o semplicemente un adattamento alla vicenda che vuoi narrare?

Entrambe. Ovviamente, l’evoluzione del mio stile nasce anche dalle necessità d’ambientazione dettate dal tipo di romanzo che ho scritto, in quanto trovavo essenziale che il linguaggio utilizzato fosse affine all’epoca in cui è ambientato il romanzo, principalmente per permettere al lettore d’immergersi più in profondità nell’ambientazione dei primi del ‘900.

  1. Nei tuoi romanzi, i personaggi femminili sono sempre complessi. Nel primo si trattava di una donna asiatica, amante di Hagopian che si rivelerà essere dalla parte dei cattivi e in questo c’è Lillie, di cui non sveliamo il ruolo. Sembra quasi che per te la complessità sia donna…

Tutti i miei personaggi sono abbastanza complessi perché io credo che il lettore si possa appassionare a una storia sole se prima riesce ad appassionarsi ai personaggi. Insomma, per fare provare emozioni a chi legge, è necessario che i personaggi siano descritti nella maniera più completa possibile e diventino dei suoi compagni d’avventura.

Io, comunque, nella narrativa di genere ravviso il problema inverso: molti dei miei colleghi maschi hanno la cattiva abitudine di relegare i personaggi femminili a ruoli di secondo piano o, comunque, di non addentrarsi mai nelle loro complessità. Non so dirti se ciò sia dovuto a misoginia o incapacità, però sono pochi coloro che riescono a cogliere le complessità d’animo e di comportamento del sesso opposto. 

  1. Nonostante la carovana dei prodigi porti a conclusione la vicenda iniziata con Il Segreto del Mandylion, sappiamo che stai già lavorando al terzo volume. Di cosa parlerà? Sarà una specie di seguito o sarà una vicenda separata con gli stessi personaggi?

Il terzo volume riprenderà la storia dei nostri personaggi qualche anno dopo la conclusione delle vicende legate al Mandylion e, naturalmente, la trama sarà ancora legata a quelle avventure. Sarà un romanzo dai toni gotici e per ora non possiamo dire di più.

Va bene, aspetteremo con pazienza godendoci intanto la lettura di questa Carovana dei Prodigi! Grazie Alberto per la disponibilità…

 di Patrizia Calamia

 

 

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