“Una Nuova Amica”: Il viaggio di Ozon nei labirinti dei sentimenti

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Con Una Nuova Amica (Une nouvelle amie) continua il viaggio di Francois Ozon nel fantastico mondo della sessualità. Dopo aver sviscerato le pulsioni del giovane scrittore in Dans la maison del 2012 e della bella Isabelle di Jeune e Jolie del 2013, per il regista francese è la volta di un transessuale.

Tratto dal racconto di Ruth Rendell The New Girlfriend, lo stesso scrittore che ha ispirato Almodovar per il suo Carne Tremula, Una nuova amica è un viaggio verso la conoscenza, la consapevolezza, l’accettazione di sé che passa per la morte.  La fine come rinascita.

Il lutto darà la possibilità ai due protagonisti di scoprirsi e accettarsi, modificando la percezione di se stessi e dei loro valori.

Claire (Anais Demoustier) e Laura (Isild Le Besco) sono amiche sin dall’infanzia. Si conoscono a scuola e non si separeranno mai. Incidono i loro nomi su un albero e fanno un patto di sangue. Si fidanzano nello stesso momento e si sposano a distanza di poco. Poi Laura muore e confida in Claire per la cura della sua bambina e di suo marito David (Roman Duris).

Claire dopo la morte della sua migliore amica, fa fatica a reagire, si chiude in un dolore che lo allontanerà anche da David fino a quando non incontrerà Virginia, il nome che lei stessa sceglie e dà alla sua nuova amica. Virginia è David. David è Virginia tra le mura della sua casa. Usa gli abiti della sua defunta moglie, compra parrucche e reggiseni su internet e diventa Virginia, per se e per Claire.

Il travestitismo di David darà l’occasione a Claire di abbandonarsi all’amore per Laura. Nella libertà di David, Claire si proietta, scopre (finalmente) la sua parte maschile, sceglie giacche e pantaloni per uscire e fa l’amore come un uomo, nello stupore di Gilles, suo marito. Ma non va oltre, quando incontra Virginia, in una camera d’albergo.

Identità che si confondono e si mescolano, nell’intento preciso del regista di non esprimere mai giudizi, a favore dei diversi punti di vista, compreso quello di Gilles, che fugge dalla realtà, come fa con l’auto davanti a delle prostitute.

David ha sposato Laura per amore, chi si traveste non è omosessuale. I transessuali hanno figli e amano le donne. La sessualità di Claire, passa dall’amore per l’amica, lo vive con suo marito e arriva fino a Virginia. L’esplorazione sessuale, senza sempre scomodare Freud, è argomento caro a Ozon, lui spinge i suoi personaggi nei meandri più profondi della conoscenza personale. Per farli poi rinascere più consapevoli e sinceri, distanti dalla Francia ipocrita e borghese, in cui ambienta le sue storie, per poi allontanarsene.

Il film è girato in una delle periferie dell’America del nord che non assomigliano a quelle francesi, per dare universalità ai concetti.

Una Nuova Amica è garbato, elegante, serafico. Incuriosisce ma non emoziona. Ci si aspettava altro, invece Francois Ozon, racconta una storia d’amore moderna con qualche banalità di troppo. Lascia il finale aperto alle inclinazioni dello spettatore. Un’apertura che sia verso l’amore, verso se stessi.

di Patrizia Angona

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