La proposta Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale

renzipdTra mille polemiche, ha avuto luogo l’incontro fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, che si sono ritrovati nella sede del Pd per discutere -tra le varie cose- al fine di raggiungere un accordo sul sistema elettorale che dovrà mandare definitivamente in pensione il Porcellum. I due leader sembrano aver raggiunto un’intesa su un proporzionale corretto:

Sistema proporzionale. Prevede che i voti siano tradotti in seggi attraverso un metodo che rispecchi le proporzioni tra i consensi ricevuti dalle varie forze. Il territorio nazionale viene diviso in varie circoscrizioni nelle quali, normalmente, vengono messi in palio un certo numero di seggi (più la circoscrizione è grande, più sono i seggi); nel caso specifico però la suddivisione dei seggi avverrebbe su base nazionale, quasi come se l’Italia fosse un’unica circoscrizione in cui vengono messi in palio tutti i seggi, mentre le liste di candidati saranno effettivamente differenti su base circoscrizionale. Il sistema proporzionale ha il pregio di rispecchiare bene l’opinione dei cittadini, ma il difetto di attribuire seggi a tanti e anche piccoli partiti.

Liste bloccate. Nel rispetto della decisione della Corte Costituzionale le liste -però ancora bloccate- saranno più brevi così da dare la possibilità al cittadino di conoscere veramente i candidati parlamentari. Esse, come detto, saranno diverse da circoscrizione a circoscrizione nonostante il riparto dei voti avverrà su base nazionale

Soglie di sbarramento. Per entrare in Parlamento ogni partito dovrà ricevere almeno il 5% dei voti totali se parte di una coalizione, se invece corre da solo sarà necessario raggiungere la ragguardevole soglia dell’ 8%. Questa soglia di sbarramento ha il duplice compito di rimediare al sopracitato difetto del proporzionale evitando che i piccoli partiti possano avere una rappresentanza, e contemporaneamente favorire le alleanze.

Premio di maggioranza. Alla coalizione o alla lista che vincerà e avrà guadagnato almeno il 35% dei seggi ne andranno assegnati altri fino al raggiungimento del 50% o 55% del totale (non è ben chiaro quale delle due ipotesi sia stata preferita). La previsione di una soglia minima per la conquista del premio è un requisito che la Corte ha posto come necessario per un sistema elettorale che voglia rispettare la Costituzione.

Bicameralismo imperfetto. Il tema del bicameralismo, nonostante a livello teorico non faccia parte del sistema elettorale, è ad esso strettamente connesso. La grande novità della proposta Renzi-Berlusconi è l’attribuzione alla sola Camera dei Deputati la caratteristica di essere direttamente eletta dal popolo e la titolarità del rapporti di fiducia con il Governo. Il Senato, secondo questa ipotesi, verrebbe composto da rappresentati degli enti locali (per esempio sindaci o consiglieri regionali) e assumerebbe funzioni diverse rispetto a quelle attuali: il bicameralismo si trasformerebbe da perfetto a imperfetto.

di Lorenzo Masucci

foto: linkiesta.it

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