Il Cittadino X propone una petizione per la istituzione del reato mafioso

tricoloreSembra un paradosso, ma è la mera e vera realtà:  

il reato di comportamento mafioso non è previsto né punito dalla legislazione italiana.

Ma come, direte voi, è impossibile:

c’è L’associazione per delinquere di tipo mafioso fattispecie di reato prevista e punita dal codice penale italiano all’art. 416-bis che è stata introdotta dalla legge 13 settembre 1982, n. 646.

Esatto, vi rispondo:

il codice penale italiano prevede e punisce (solo dal 1982 ed a seguito dell’assassinio del generale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie e del suo autista) il mero reato associativo mafioso.

Ma l’articolo 27 della costituzione italiana detta:

“la responsabilità penale è personale”.

Perché allora il sistema giuridico italiano omette di punire penalmente la responsabilità personale della fattispecie ignorata del comportamento mafioso?

Perché così facendo, per punire un imprenditore dal comportamento mafioso, un politico dal comportamento mafioso, un pubblico amministratore dal comportamento mafioso ovvero un burocrate dal comportamento mafioso non si dovrebbe prima provarne la partecipazione in concorso di associazione mafiosa, sia interna che esterna, ma basterebbe punirne semplicemente il suo singolo, personale e soggettivo comportamento mafioso piuttosto di quello collettivo, in comune ad altri ed associativo, reato molto più difficile da dimostrare e provare.

Attenzione a questo passaggio nel quale qualche studioso della materia potrebbe opporre la critica:

il reato mafioso è un reato tipicamente associativo.

Ma io vi domando:

questo “pensiero giuridico” è motivo sufficiente per sottrarsi al dettato costituzionale che impone di punire i reati sotto il profilo personale, certamente nella partecipazione alla associazione per delinquere, come nel comportamento mafioso del singolo, comportamento perfettamente individuabile nelle fattispecie del terrorismo, dell’usura, della estorsione, del taglieggiamento, della pressione indebita, delle minacce, della intimidazione, dell’infiltrazione del potere pubblico e delle funzioni pubbliche al fine di abusare del controllo nelle concessioni pubbliche, negli appalti pubblici e nei concorsi pubblici ed infine, del potere del governo della cosa pubblica nel suo complesso, la res publica?.

Io vi invito a riflettere su queste che non sono certamente le considerazioni di un giurista, quanto quelle di un cittadino qualunque, ma non per questo meno rilevanti.

E se credete che il reato di comportamento mafioso debba essere previsto e punito dalla legge italiana, vi invito a firmare questa petizione, a condividerla e farla firmare ai vostri amici e conoscenti, a dare una diffusione più grande possibile a questa libera manifestazione di volontà poiché, temo, visto il potere importante dell’anti-stato che intendiamo colpire con questa semplice petizione, non troveremo le porte aperte dei media, dei giornali, dei periodici, dei quotidiani, delle radio e delle televisioni ad accoglierci a braccia aperte.

Il potere mafioso derivante dal comportamento e dalla associazione mafiosa è rilevante e tenta sempre di infiltrare e controllare i poteri di uno stato democratico per farne una dittatura del male attuata attraverso il terrore e la violenza, per primo, quello della libera informazione, che infatti in Italia non si è mai meravigliata e/o stupita della mancanza di un reato che preveda e punisca il comportamento mafioso in quanto tale e non solo nella mera forma associativa.

Poiché se il mafioso fa paura e terrorizza i cittadini, lo stato deve incutere più paura e terrorizzare ancor più il mafioso, ovunque egli sia associato o meno con altri a delinquere.

Conto sulla vostra buonafede di cittadini interessati a lasciare un futuro migliore a chi verrà dopo di noi, un futuro meno mafioso e corrotto e più libero e giusto possibile.

Grazie per l’attenzione,

Gustavo Gesualdo

Per firmare la petizione “Vogliamo il reato di comportamento mafioso”, clicca qui

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