Belen indossava o no la biancheria? Questa è la domanda che gli italiani si pongono negli ultimi giorni. C’è chi si scandalizza perché forse non la indossava e c’è chi si scandalizza perché c’è chi si scandalizza quando il Paese ha problemi più importanti delle mutande della showgirl. Io sto nel mezzo.
Il fatto è che l’assenza della biancheria va presa per quella che è. Solo e semplice spettacolo. Il Paese è in recessione, i giovani faticano a trovar lavoro. Chi invece un lavoro ce l’ha, spesso arriva a malapena a fine mese oppure lo perderà. Lo spettacolo nasce proprio per evadere da questi problemi. Come la religione permette a chi ci crede di avere una speranza che lo sollevi dal peso della morte nel quotidiano, lo spettacolo ci permette di non pensare, anche solo per pochi minuti, al mutuo da pagare e alla corruzione della classe politica, per esempio.
Inoltre, denigrare chi si interessa di queste futili vicende non fa che aumentarne la visibilità e il chiacchericcio, per molti studiosi considerato uno dei fattori che diminuiscono i conflitti nella società moderna. Per altro il solo parlarne fa crescere il sospetto che, sotto sotto, parlar del futile piaccia anche a chi dice di non essere interessato.
Quindi via libera al gossip se ci permette di evadere dai problemi, senza fare sempre gli intellettuali schifiltosi. Certo, dedicandogli il tempo che merita. Perché la vita, quella vera, è sempre lì che ci aspetta al varco.
Matteo Testa
Foto: yourself.it
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