Nassiriya per non dimenticare…

nassiriya-12-11-2011

Il 12 novembre 2003 è la data del più grave attentato rivolto verso i militari italiani dal dopoguerra: l’attentato di Nassiriya.

Nassiriya è una città irachena, capoluogo della regione Dhi Qar, sede di importanti giacimenti petroliferi. L’Italia ha partecipato a questa missione “Operazione Antica Babilonia”, fornendo forze armate  dislocate nel sud del paese presso la caserma “Maestrale”. La missione italiana, iniziata il 15 luglio 2003 ha avuto una sola finalità: riportare la pace in un paese lacerato dai conflitti interni. A Nassiriya erano le ore 10,40 del mattino (08,40 in Italia), quando un grande camion cisterna, imbottito di tritolo veniva lanciato a tutta velocità verso la caserma dei nostri militari, chi si trovò di guardia iniziò a sparare sul conducente del camion colpendolo ma andò comunque contro il deposito munizioni della caserma stessa. L’esplosione fu violentissima si contarono 28 morti di cui 19 italiani e 9 iracheni. Questo attentato è ancora presente nella memoria di ciascuno di noi perché quel 12 novembre lo ricordiamo come una giornata fredda, triste,  tormentata dal silenzio.

Per la prima volta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, in quel silenzio ci sentimmo tutti colpiti, amici e parenti, profondamente legati al nostro Paese. Dopo otto anni è una ferita che non si è ancora rimarginata, e forse non lo sarà mai. Ci sono ancora i segni del più vile degli attentati che hanno colpito alle spalle dei portatori di pace. Questa volta erano italiani.

Edoardo Fabbro

foto: repubblica.it

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