Le bambole del sesso di Benita Marcussen

Benita_Marcussen_07Trovare l’anima gemella non è certamente un affare semplice. Bisogna piacersi ed  accettarsi reciprocamente, condividere passioni anche se non si è pienamente convinti e spesso sopportarsi. Non tutti sono in grado di conciliare le infinite sfumature atte a mantenere sana una “liason d’amour” con una donna “perfetta”.

A volte poi la timidezza, il lato estetico o altre ragionevoli motivazioni rendono impossibile lanciarsi in un rapporto di coppia. Ciononostante si può fermamente desiderare, almeno dal punto di vista sessuale, di avere accanto “qualcuno”. Lo si può desiderare tanto ardentemente da bypassare il fatto che il “qualcuno” sia fatto di carne e ossa.

BAMBOLE GONFIABILI

A dimostrarlo, il colossale business delle bambole gonfiabili di Benita Marcussen. Esse rappresentano infatti la soluzione più indicata per chi desidera un contatto fisico, senza ulteriori coinvolgimenti.

COSTI

Il prezzo di queste “belle senz’anima” si aggira tra le 6 mila e i 50 mila dollari e chi le ha provate afferma che sono le “Love Dolls” più realistiche del mondo. I costi dipendono dal fatto che si possono personalizzare in tutto e per tutto, in base alle necessità ed alle richieste dei clienti, anche quelle più strampalate.

Oltre ai tratti somatici e sessuali, anche i materiali, rigorosamente di altissima qualità, sono pensati per rendere le bambole semi-umane, tanto che distinguere al tatto una donna vera da una falsa è praticamente impossibile. Per realizzare una bambola in silicone si possono impiegare fino a 80 ore di lavoro.

PIONIERA

Come accennato, l’ideatrice dei gonfiabili del piacere è la nota fotografa danese Benita Marcussen, che dopo anni di tentativi e ricerche sui forum (fra gli appassionati del settore), è riuscita a creare la“la bambola perfetta”. La fotografa ha immortalato i primi acquirenti, i quali hanno definito le bambole “donne perfette”.

Molti altri hanno preferito evitare la pubblicità, per ovvie ragioni di riservatezza.  Un punto in comune per tutti è il fatto che le bambole non sono considerate soltanto oggetto di sfogo sessuale, ma di conforto. C’è chi ha addirittura ammesso di amarle. E per le amiche di gomma, gli uomini arrivano a spendere cifre da capogiro, nel tentativo di umanizzarle ed adattarle alle loro più stravaganti perversioni.

ACQUIRENTI TIPO

Molti di essi sono uomini divorziati, altri regolarmente sposati. C’è poi chi ha lasciato la moglie per un bambola gonfiabile. Ovviamente ogni uomo ha una storia da raccontare ed una ragione che lo ha portato a scegliere una donna finta ad una vera.  Sta di fatto che le bambole sembrano sostituire egregiamente il ruolo della donna.

Ma sarà davvero così?

di Simona Mazza

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