La Primavera Estate 2020 di Adam Lippes

Ogni stagione per Adam Lippes è come un bel giardino rigoglioso che non si finisce mai di curare. Si parte da input ben precisi che sono in continua evoluzione, tanto che a collezione finita, il risultato spesso ha poco a che fare con il punto di partenza e l’ispirazione originaria.

I dipinti di Helen Frankenthaler, i giardini di Ben Pentreath e le porcellane Fairgland Lustre di Wedgwood, sono questi i superbi protagonisti della Primavera Estate 2020. Elementi guida di un collage, che mesi prima dal moodboard si intersecano, scatenando una forte e impetuosa euforia: “Appena li abbiamo visti insieme – racconta Lippes – per me e il mio team è stata subito gioia. Volevo colore, divertimento e volume”.

Il brand eponimo di pret à porter nasce a New York 

Nato e cresciuto a Buffalo, New York, dopo una laurea in Psicologia alla Cornell University, Lippes entra nel mondo della moda lavorando prima da Ralph Lauren (1995), subito dopo da Oscar de la Renta (1996-2003), balzando in brevissimo tempo, da semplice assistente a direttore creativo globale. L’etichetta personale nasce nel 2004 – originariamente Adam + Eve -, e raggiunge la fama e le passerelle newyorkesi nel 2007, dopo che la celeberrima Oprah Winfrey inserisce una t-shirt disegnata da Lippes nella sua observing list. Ma nonostante il rapido successo, il designer sente il bisogno di una pausa e vende il marchio. Ripartirà nel 2013 con Adam Lippes, una linea eponima di pret à porter specializzata in abbigliamento sportivo high end

Made in New York City, e con tessuti pregiati recuperati tra Francia e Italia, gli abiti di Adam Lippes oggi sono in vendita da Nordstrom e Bergdorf Goodman, oltre che direttamente dal sito e-commerce (adamlippes.com). Courtney Lainer Sarofirm, investitrice visionaria del marchio – insieme al marito Christopher Sarofirm -, ha spesso affermato di vedere nelle costruzioni di Lippes, un’interpretazione intellettuale e moderna della sua lunga esperienza da Oscar de la Renta. Quel che lo stilista americano mette in scena, è uno streetwear raffinato che spesso trascende i semplici trend modaioli: un design sobrio, pragmatico, intenzionalmente classico, dove vige l’attenzione a silhouette, e a colori eccentrici e inusuali. 

La collezione Primavera Estate 2020 di Adam Lippes 

Oltre la musica, l’arte, la letteratura, i fiori, le passioni del designer americano spesso hanno a che fare con l’interior design, e le location selezionate per gli show diventano fantastiche tavolozze, a supporto di ogni sua creazione. Presentata da un grattacielo di Manhattan, in uno spazio con pareti in mattoni e mazzi di dalie colorate, la Primavera Estate 2020 di Adam Lippes è contemporanea e romantica.  28 proposte passano dal mattino alla sera, incorporando con gentilezza, struttura, volume e rigore sartoriale. La giacca di lana scozzese è abbinata a una gonna over plissettata, e la maglieria in chiffon di seta, gioca con nonchalance il suo ruolo, nel raffinato mix & match di pesi e materiali pregiati. 

A parte l’uso calibrato del nero – ton sur ton per un abito bouclè a canotta, e uno a manica lunga in pizzo guipure -, la linea si compone di cromatismi pallidi e brillanti: contrasti a blocchi riprendono il Color field painting di Helen Frankenthaler, effervescente alchimia per un ready to wear timeless e dall’estetica sempre audace. Il lilla si accosta al rosso fuoco di una gonna a balze; la giacca a vento in giallo limone con ruche, al nero di una gonna in cloqué; un pantalone con pinces in lana color erba, al grigio mélange di una maglia in cachemire.

L’urbanwear di Adam Lippes ha un twist bohémien

L’ispirazione originaria – dai giardini di Ben Pentreath, al sapore aristocratico delle porcellane inglesi, passando per i lavori della Frankenthaler -, come un magma evolutivo è sempre in fieri. Una guida dai contorni fiabeschi che aizza il modus operandi di Lippes, e arricchendosi di nuove collaborazioni (le stampe bucoliche di Costanza Paravicini) puntualmente svigorisce l’urbanwear con un twist bohémien: abiti avvolgenti in crepe di seta con ricami in paillettes, camicie in cotone bianco con maniche in pizzo Chantilly, stivali con frange e tronchetti in camoscio, la PE 2020 di Adam Lippes ha costruzioni morbide e spigolose, cardini di uno streetwear raffinato e dai dettagli accattivanti. Moda versatile au jour le jour, dal mattino a sera, dal lavoro alle feste. 

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