In Brasile sempre più critico lo scenario del contagio. Ma ancora niente lockdown nazionale

Il Paese sud-americano continua di giorno in giorno a far registrare nuovi record di decessi e di contagi da Coronavirus. Finora si contano circa 19.000 morti e più di 290.000 positivi, numeri destinati probabilmente, in breve tempo, a raggiungere proporzioni ancora più impressionanti. A tal proposito, la questione che preoccupa maggiormente è quella relativa alla tenuta del sistema sanitario nazionale, che al momento non sembra avere le risorse per far fronte ad un’emergenza di queste dimensioni.

Le aree maggiormente colpite sono quelle di San Paolo e di Rio de Janeiro, con un aumento dei decessi rispettivamente dell’80% e del 270% rispetto a quelli registrati al 6 Maggio. In gran parte del Paese sarà molto complicato riuscire a fornire le cure necessarie a tutte le persone che ne avranno bisogno, se si pensa che già adesso, in molti dei 27 stati brasiliani, è già occupato il 70% dei letti in terapia intensiva, con alcune aree in cui questa percentuale supera il 90%. A questo si aggiungono le scarse misure di sicurezza e di protezione presenti in molte strutture ospedaliere. Secondo il Ministero della Sanità, sono infatti già decine di migliaia gli operatori sanitari che hanno manifestato sintomi riconducibili al Coronavirus e che per questo hanno dovuto abbandonare momentaneamente il loro lavoro, rendendo ancora più complicata la situazione nei reparti dedicati alla cura dei pazienti positivi.

Tuttavia, nonostante lo scenario appena descritto, il presidente Bolsonaro mostra ancora una certa tranquillità ed insiste sulla prosecuzione di un regime di sostanziale “normalità” della vita quotidiana della nazione. In effetti, i brasiliani non hanno ancora avuto a che fare con la quarantena, nell’accezione che le popolazioni dell’Europa e della maggior parte degli altri Paesi del mondo hanno imparato a conoscere benissimo in questi mesi. Più che altro, ad agire finora sono state le singole autorità degli Stati del Brasile, le quali hanno imposto ai cittadini varie misure restrittive e di sicurezza. Nello specifico, nel nord-est della nazione, le città di Fortaleza, São Luís e Recife si sono auto-imposte un rigoroso regime di distanziamento sociale, mentre a Rio e a San Paolo è scattato l’obbligo di indossare le mascherine in strada e nei luoghi pubblici. Alcune città di dimensioni minori hanno invece applicato regolamenti che prevedono anche un coprifuoco. Questo estremo decentramento delle decisioni, lasciate di fatto alle singole autorità statali invece che pronunciate con fermezza dal governo centrale, ha portato confusione oltre ad una certa difficoltà nel far rispettare tali norme. Tant’è che è stato osservato come il 43% dei brasiliani non stia rispettando le regole in vigore.

In mezzo a questi farraginosi tentativi di arrivare a dei provvedimenti efficaci, c’è un’eccezione, che si sta imponendo come un esempio virtuoso di tempestività decisionale e capacità organizzativa. Parliamo della città di Niterói, affacciata sulla baia di Guanabara proprio di fronte a Rio de Janeiro e con una popolazione decisamente consistente, circa 500.000 abitanti. In questo caso, il lockdown è stato applicato (ed anche in maniera piuttosto rigida) con un ampio dispiegamento di forze dell’ordine nelle strade, obbligo di indossare mascherine e chiusura di attività commerciali e parchi. Inoltre è stata dedicata particolare attenzione ai cittadini delle classi sociali più umili, attivando una rete di distribuzione di beni di prima necessità e predisponendo l’acquisto di un ampio numero di test sanitari.

Ed effettivamente in numeri sembrano dare ragione al suddetto modello di gestione dell’epidemia. Secondo i dati aggiornati al 17 Maggio, i decessi per Covid-19 a Niterói erano appena 65, con un tasso di mortalità abbondantemente più basso rispetto a quello della maggioranza delle altre grandi città brasiliane. Soddisfatto dei risultati ottenuti, il sindaco Rodrigo Neves si è perciò mostrato fiducioso sul fatto che, a questo punto, in altre zone del Paese sarà seguito tale esempio.

Fonte foto: tg24.sky.it

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