Oggi vorrei parlare di check-up della pelle, argomento, forse un po’ noioso, ma molto importante, che ci permette di sapere davvero com’è la nostra pelle e quindi, come comportarci per curarla nel tempo, non solo dal sole e dal freddo, ma anche dall’invecchiamento.
Infatti dobbiamo pensare che la pelle è un organo, il più grande del nostro corpo e come gli altri organi, va incontro, con il passare del tempo, a problematiche che vanno considerate per mantenere una pelle intatta,che ci permetta di difenderci dall’ambiente esterno.
Il check-up della pelle è una valutazione sullo stato di salute della pelle è utile per formulare un consiglio cosmetologico mirato, consegna informazioni sulla fisiologia cutanea, sul fototipo di appartenenza, sul grado di invecchiamento cutaneo; segnala eventuali patologie silenti (ad esempio: pelle sensibile, facilmente intollerante all’applicazione dei cosmetici, con lievi teleangectasie, con probabile predisposizione alla dermatite da contatto e/o alla rosacea).
Perché farlo? Perché il cosmetico può diventare un valido aiuto se utilizzato al meglio per idratare, detergere e proteggere un bene prezioso: la nostra pelle.
Quante volte ci siamo chieste se le creme funzionano davvero… ce le consigliano spesso ed a volte seguono le mode, ma forse non tutti sanno che proprio tramite il check-up della pelle, potremo davvero avere la garanzia per utilizzare la crema giusta.
Il check-up in cosa consiste? Nella utilizzazione di un’apparecchiatura che è in grado di rilevare il sebo, l’idratazione, il pH e la temperatura della pelle, quindi in base a tutti i dati che rileveremo saremo in grado di valutare la crema più giusta ad ogni tipo di pelle.
E’ importante sapere che il check-up cutaneo prevede una preparazione da parte del soggetto da esaminare, che consiste essenzialmente nel non applicare cosmetici, neanche di detergenza, nelle dodici ore che precedono l’esame.
Quando sarebbe più opportuno fare il check-up?
A qualsiasi età una valutazione sullo stato di salute della pelle è utile per formulare un consiglio cosmetologico mirato.
In giovane età, dopo la pubertà, per realizzare per tempo la programmazione igienico-preventiva.
Un altro periodo in cui il check-up cutaneo può essere molto utile è quello della menopausa, quando la produzione di sebo diminuisce per motivi ormonali: è il momento di rivedere e modificare la protezione cosmetica.
L’insieme dei dati anamnestici raccolti, delle misurazioni cutanee e dell’esame obiettivo, indirizza alla “diagnosi” cosmetologica della cute in esame, cioè praticamente vi darà la certezza sulla crema da utilizzare.
Come avviene l’esame?
Innanzitutto tramite la compilazione di un questionario anamnestico dettagliato, in particolare sulle abitudini di vita e sulle abitudini cosmetiche, seguito da un esame clinico cutaneo, dapprima a occhio nudo ed infine con l’aiuto di una lente d’ingrandimento, a luce diurna, a luce fredda ed ultravioletta, poi con l’esplorazione al tatto e alla palpazione. I dati del questionario e dell’esame obiettivo permettono anche la classificazione del fototipo ( colore della pelle in base a come si prende il sole).
Per fare le valutazioni usiamo un’apparecchiatura che rileva:
1. la temperatura cutanea è in funzione della temperatura ambiente, ma è soprattutto il riflesso della circolazione capillare sottostante. Per una pelle normale la temperatura cutanea è da 4° a 5° inferiore alla temperatura esterna.
2. La valutazione del pH. Sappiamo che il pH deve essere acido. Questo esame è particolarmente utile nello studio della pelle grassa in cui il pH ha tendenza ad elevarsi verso la basicità.
L’indagine sebometrica consente di valutare la quantità di sebo presente sulla superficie epidermica.
L’umidità dello strato corneo corrisponde al grado di idratazione cutanea.
3. Vengono, infine, eseguiti due test: il test all’acido lattico secondo Ramette e il dermografismo.
Il primo è utile per confermare la diagnosi della pelle cosiddetta cosmetologicamente sensibile (pelle fragile che reagisce fortemente al calore, al freddo, al vento e a tutte le aggressioni esterne).
La ricerca del dermografismo positivo, consiste semplicemente nel passare una sonda a punta sul decolleté, è un’indagine routinaria che sottolinea una pelle iperreattiva.
Prof.ssa Dvora Ancona
Centro Medico Juva
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