Il nuovo amministratore delegato, Federico Ghizzoni intento a concentrarsi sui progetti in corso, conferma la forte presenza di Unicredit nel mercato italiano e in altri 22 Paesi, ribadendo come non esista un discorso di interferenze politiche sul riassetto: Unicredit ha «un board compatto e coeso con il management». “Per quanto ci riguarda la Libia è un investitore che crede nel gruppo, un investitore di lungo termine che non interferisce nelle politiche del gruppo”. Restano però i dubbi sulla reale motivazione del cambio al vertice con la sfiducia ad Alessandro Profumo da parte del colosso del credito, e un’unica differenza di strategia del gruppo che circa il nuovo piano industriale intende come dichiarato da Ghizzoni essere “molto più vicini ai clienti e al territorio di quanto lo siamo stati fino a oggi» perché «c’e un grosso problema di reputazione”.
Foto: www.romagnaoggi.it
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