Trasporti a Roma, gli interventi e i progetti in corso

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Trasporti a Roma. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, nella sede dell’associazione Visione Roma. L’assessore ha illustrato gli interventi in programma a breve e medio termine, riguardanti metropolitana, tram e treni urbani. Patanè ha “brutalmente” esordito specificando le somme dedicate alla mobilità romana in base a finanziamenti comunali, statali e Pnnr.

Si tratta di 3 mld euro, di cui 1,5 da finanziamenti Pnnr, per quanto riguarda le ferrovie. 6 mld., di cui 4 statali, per quanto riguarda metropolitane e tramvie. Roma Capitale prevede inoltre l’acquisto di 500/1000 nuovi bus dal 2023 al 2030. Infine: il rinnovo di tutto il parco rotabile e l’adeguamento delle rimesse.

Cura del ferro per i trasporti a Roma

Patanè ha specificato che la ricetta principale per il miglioramento della mobilità nella Capitale rimane la “cura del ferro”. Cioè lo sviluppo e l’incremento di linee metro, tram e ferrovie urbane. Purtroppo, nel segmento ferrovie, Roma Capitale è rimasta ferma all’attuazione dei programmi dell’allora vicesindaco Walter Tocci (1993-2001). Ciò – secondo l’assessore – inibisce la programmazione a lungo termine da parte dell’amministrazione attuale.

Tocci, infatti, aveva ideato tre linee ferroviarie urbane essenziali per la città. Si tratta della Monterotondo-Fiumicino (FM1), della Guidonia-Civitavecchia (FM2) e della Bracciano-Laghi. Riuscì ad aprire soltanto la FM1 e, parzialmente, la FM2. Questo per il mancato completamento dell’anello ferroviario da parte delle FFSS. Patanè ha raggiunto finalmente l’accordo con le FFSS con il risultato che l’anello potrà essere utilizzato in vista dell’eventuale Expo 2030. Rimane tuttavia scontento per la poca attenzione che le FFSS dedica al “nodo Roma”.

Roma Capitale, infatti, ha richiesto l’apertura di almeno 8 nuove stazioni in vista del Giubileo 2025. Si tratta di Zama, Selinunte, Carpegna, Magliana, Statuario, Divino Amore, Massimina e Paglian Casale. Purtroppo, per il Giubileo ne avremo pochissime. Massimina e Divino Amore non sono state finanziate. Non avremo il previsto quadruplicamento della Roma-Ciampino, il raddoppio della Cesano-Bracciano e della Guidonia-Tiburtina. La gara per la stazione Pigneto, già finanziata, è andata inoltre deserta per il mancato adeguamento dell’offerta all’inflazione.

Trasporti a Roma: risolto lo stato di pre-fallimento di ATAC e Roma Metropolitane

Esposti i cahiers des doléances nei confronti delle FFSS, Patané è passato a note più confortanti. Queste riguardano lo stato finanziario delle due aziende Roma Metropolitane e ATAC. La prima ha superato lo stato di messa in liquidazione. Oggi è possibile garantire la continuità occupazionale dei lavoratori. Tutto ciò in parte a carico del bilancio comunale e in parte grazie all’intervento statale. Per il futuro RMM si occuperà anche delle strutture della mobilità e ciò garantirà introiti per mantenere il suo bilancio in equilibrio.

Anche ATAC è uscita dalla situazione di concordato preventivo fallimentare in cui era stata gettata dalla precedente amministrazione. Per fare ciò Roma Capitale ha dovuto pagare ai creditori 172 ml. Inoltre ha dovuto “riacquistare” le sottostazioni elettriche dei tram, messe all’asta in sede di concordato. Diversamente si rischiava la soppressione di tutte le linee tramviarie romane. Nel frattempo è stato completamente rinnovato l’armamentario e la sottostazione del Tram 8 che risaliva al 1979.

4 nuove linee tram, 3000 licenze taxi e 14 nuovi treni della metropolitana

Il tram è il segmento verso il quale si rivolge maggiormente l’attenzione della presente amministrazione. Nei prossimi anni verranno realizzate altre 4 linee metro-tramviarie. Si tratta della Termini-Torre Argentina (messa in funzione: fine 2024) e della Palmiro Togliatti (marzo 2026). La mini-linea tramviaria (km. 1,2) tra Stazione Tiburtina e P. le del Verano sarà in funzione a fine 2025. Per la nuova linea Termini-Giardinetti, che sostituirà l’attuale, manca ancora la valutazione di impatto ambientale per la messa a gara.

Più specificatamente, in vista del Giubileo, a novembre 2023 avremo 411 nuovi bus elettrici e, a marzo 2024, 121 nuovi tram. Per quanto riguarda le linee metro, entro dicembre saranno acquistati 14 nuovi treni, 12 per la linea B e 2 per la linea A. L’8 gennaio 2024 sarà completato il riammodernamento del tratto Anagnina-Ottaviano della linea A. Poi si passerà al tratto Ottaviano-Battistini.

Infine, per quanto riguarda i taxi il comune, in vista del Giubileo, rilascerà 1000 licenze permanenti, 500 stagionali e 1500 NCC. In realtà, secondo l’assessore, sarebbe necessaria una nuova legge che adegui il settore alle prospettive della digitalizzazione. Per la stessa razionalizzazione dei turni è ormai indispensabile l’uso del GPS, attualmente escluso. La legge in vigore risale infatti al 1992. Un’epoca paragonabile alla preistoria, per quanto riguarda la tecnologia digitale.

Foto di dagmarbendel da Pixabay

1 risposta

  1. Regione Roma, se ne discuterà finalmente alla Camera - InLibertà

    […] Prima di esprimere ogni commento si ritiene opportuno esaminare i punti salienti del testo che si andrà a discutere. All’art. 1 si dispone che Roma Capitale dispone di poteri legislativi definiti nelle materie riservate alle Regioni a Statuto ordinario. Viene esclusa, però, la tutela della salute e le altre materie stabilite d’intesa con la Regione Lazio e lo Stato. Tra queste ultime rimane aperta la questione del trasporto pubblico locale. […]

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