Tajani: superare con voto a maggioranza i ritardi  sulla riforma di Dublino e dell’asilo

Tajani al Consiglio europeo: superare con voto a maggioranza i ritardi  sulla riforma di Dublino e dell’asilo.

“Lo stallo sulla riforma dell’asilo e sulla revisione del Regolamento di Dublino è un regalo a populisti ed euroscettici. Non dobbiamo essere ostaggi del consenso a tutti costi, si deve invece votare a maggioranza, come previsto dai Trattati. ”Lo ha detto il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani all’ultimo Consiglio europeo.

“L’opposizione dei Paesi che non vogliono accogliere richiedenti asilo va superata offrendo alternative. Si può stabilire l’obbligo, per loro, di aiutare finanziariamente gli Stati che accolgono i profughi e di versare risorse consistenti al fondo che permette di investire in Africa, allo scopo di frenare i flussi migratori. Creando opportunità per gli africani nelle loro terre, possiamo affrontare la sfida demografica del continente africano, che entro il 2050 conterà 2,5 miliardi di abitanti”. Ha continuato Tajani, che ha anche sottolineato che “grazie ai fondi europei e alla cooperazione Ue-Niger abbiamo ridotto i flussi migratori verso la Libia e l’Italia di oltre l’80% dal 2016 ad oggi. Il sistema di centri d’accoglienza che finanziamo in Niger funziona, ma servono più risorse e, soprattutto, un meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo nell’Unione europea. I Paesi africani o dei Balcani non accetteranno centri di accoglienza senza la garanzia che chi ha diritto all’asilo venga ridistribuito tra gli Stati dell’Unione europea.”

 “Abbiamo bisogno di un’azione immediata per proteggere le elezioni europee da attacchi informatici o da interferenze – ha proseguito Tajani – Il momento di agire è ora, prima della prossima tornata elettorale. Non possiamo rimanere inerti davanti al fatto che il diritto dei nostri cittadini di scegliere liberamente e con cognizione di causa i loro rappresentanti possa essere messo in pericolo”. Tajani ha concluso il suo intervento affermando che “il Parlamento europeo chiede che il Quadro Finanziario Pluriennale venga approvato prima delle elezioni perché bisogna dare ai cittadini una visione chiara di quello che si intende fare nei prossimi anni.”

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Aggiornato il sistema d’informazione Schengen

Sono stati adottati dai deputati tre regolamenti per l’aggiornamento del Sistema d’informazione Shengen (SIS). Tra le principali novità: la condivisione delle informazioni sugli atti terroristici fra tutti gli Stati membri; segnalazioni tempestive in merito ai minori che rischiano il rapimento da parte di un genitore; alert su ricercati per gravi reati e terrorismo; sostegno alle decisioni di rimpatrio  di cittadini di paesi terzi con soggiorno irregolare. L’Europol potrà così avere accesso a tutte le segnalazioni del SIS, mentre Frontex  solo a quelle di sua competenza. “Il SIS è la spina dorsale dello scambio d’informazioni in Europa per le guardie di frontiera e le autorità di contrasto – ha dichiarato il correlatore Carlos Coelho (PPE, PT) – Questa riforma preparerà il sistema per il futuro, migliorerà la sicurezza e garantirà la libera circolazione. Il SIS è e rimarrà la banca dati più grande, più utilizzata e meglio implementata in Europa, garantendo al contempo maggiore sicurezza ai nostri cittadini”.  Il correlatore Jeroen Lenaers (PPE, NL) ha aggiunto “A causa della mancanza di scambio di informazioni tra i Paesi UE, un cittadino di un paese terzo che ha l’obbligo di rimpatrio può facilmente evitare tale obbligo recandosi in un altro Stato membro. Le politiche di rimpatrio dovrebbero essere più efficaci, altrimenti sarà molto difficile mantenere il sostegno per l’accoglienza dei richiedenti asilo che hanno bisogno del nostro aiuto”. Il sistema viene utilizzato in Europa da 30 Paesi ed è stato consultato nel 2017  cinque miliardi di volte.

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Nuove regole UE per affrontare il problema della resistenza agli antibiotici.

I deputati hanno adottato nuove regole, già concordate con il Consiglio, per contenere l’uso di antibiotici nelle aziende agricole. I farmaci veterinari non devono mirare a migliorare le prestazioni dell’animale, ma sono impiegabili sotto stretto controllo del veterinario in presenza di un alto rischio di infezione. Per scongiurare i rischi crescenti di resistenza agli antibiotici, la normativa europea concede alla Commissione il potere di selezionare antibiotici da riservare esclusivamente all’uomo. “Si tratta di un importante passo avanti per la salute pubblica – ha dichiarato la relatrice Françoise Grossetête (PPE, FR) – Al di là degli agricoltori o dei proprietari di animali, l’uso di medicinali veterinari riguarda tutti noi, perché ha un impatto diretto sul nostro ambiente e sul nostro cibo; in breve, sulla nostra salute. Grazie a questa legge, saremo in grado di ridurre il consumo di antibiotici negli allevamenti, un’importante fonte di resistenza che viene poi trasmessa all’uomo. La resistenza agli antibiotici è una vera spada di Damocle, che minaccia di rimandare il nostro sistema sanitario al Medioevo”.

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Dibattito sull’avvenire dell’UE con il Presidente della Romania Klaus Iohannis alla plenaria di Strasburgo.

“Il Presidente Iohannis ha offerto una visione chiara, nella quale la Romania è un attore fondamentale per la costruzione di un’Europa più efficace- ha dichiarato il Presidente del PE Antonio Tajani – Questo contributo arriva nel momento in cui la Romania si prepara al suo semestre di Presidenza UE, prima delle elezioni europee. I cittadini europei hanno bisogno di sapere che cosa ha fatto l’UE per rispondere alle preoccupazioni relative all’occupazione, alle migrazioni e alla sicurezza. Per dimostrare che l’UE è in grado di intraprendere azioni decisive, ho chiesto al presidente Iohannis di appoggiare un voto del Consiglio sulla riforma del Trattato di Dublino il più presto possibile.  “Il Parlamento europeo, la Commissione e gli Stati membri – ha continuato  Tajani – dovrebbero preparare una strategia per rilanciare insieme il sogno europeo. Possiamo cominciare con un ambizioso bilancio europeo a lungo termine, in grado di stimolare la crescita e l’occupazione. Conto sul semestre di Presidenza romena per fare progressi in questa direzione.  “Ringrazio il presidente Iohannis per la sua cooperazione e il suo impegno in favore dei valori comuni europei e dello stato di diritto.  So che è favorevole a mantenere un legame stretto tra la Presidenza dell’UE e il Parlamento europeo. In questo modo, saremo in grado di colmare il divario tra i nostri cittadini e le istituzioni europee”. I dibattiti sull’avvenire dell’Europa davanti alla plenaria del PE hanno visto ad oggi la partecipazione i capi di Stato e di governo di Irlanda, Croazia, Portogallo, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Grecia ed Estonia. Interverranno prossimamente la Cancelliera tedesca, i primi  ministri danese, spagnolo, finlandese, italiano, slovacco, e il Presidente di Cipro.

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Nuove regole per miglioramento dell’acqua potabile e riduzione dei contenitori di plastica.

E’ previsto l’ampliamento della possibilità di accedere all’acqua di rubinetto, attuando contestuali misure per migliorarne la qualità e per diminuirne gli inquinanti come il piombo e i batteri. Gli Stati dovranno impegnarsi  a promuovere l’accesso universale alle acque pulite, con forniture a basso costo o gratuite negli esercizi commerciali, con fontane nei luoghi pubblici e con tutte le iniziative sostenibili. Viene ribadito l’invito agli Stati membri a individuare tutti i gruppi di persone con problemi di accesso totale o limitato all’acqua potabile e di aiutarli direttamente o indirettamente a risolvere il problema, evitando fenomeni di  grave emarginazione.

“Il modo in cui utilizziamo l’acqua definisce il futuro dell’umanità – ha dichiarato il relatore Michel Dantin (PPE, FR) – È chiaro che tutti dovrebbero avere accesso ad acqua pulita e di buona qualità, e noi dovremmo fare del nostro meglio per renderla il più possibile accessibile a tutti. Insistere affinché i Paesi assorbano i costi attraverso i loro bilanci statali va contro le tradizioni nazionali esistenti, ed è solo un miraggio perché, alla fine, è sempre il contribuente che paga il conto”.

Il provvedimento è stato approvato con 300 voti favorevoli, 98 contrari e 274 astensioni. I negoziati del Parlamento con il Consiglio inizieranno dopo la definizione della posizione dei Ministri UE.

Si punta ad incrementare la fiducia nell’acqua di rubinetto con conseguente riduzione dell’uso della plastica. Le bottiglie di plastica monouso sono molto diffuse sulle spiagge europee.

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Parlamento approva il divieto dei prodotti in plastica monouso, che sono il 70% dei rifiuti marini.

Le nuove norme, dopo l’approvazione definitiva, vieteranno dal 2021 la vendita di posate, bastoncini cotonati, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini. E’ prevista altresì la riduzione del consumo delle altre plastiche non vietate per il 25% entro il 2025. Tra queste i contenitori alimentari per verdure, frutta, dessert, gelati e le scatole monouso per panini e hamburger. Entro il 2025 le bottiglie per bevande saranno riciclate al 90%,  previa raccolta separata.

Sono stati presi in considerazione anche i mozziconi di sigarette e gli attrezzi da pesca abbandonati. Un mozzicone, i cui filtri contengono plastica, riesce ad inquinare sino a 1000 litri di acqua, mentre buttato in strada impiega fino a 12 anni per distruggersi. Sono tra i più diffusi fra i rifiuti. Gli attrezzi da pesca rappresentano il 27% dei rifiuti nelle spiagge d’Europa.

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