Il ‘terrore’ a Nizza: la Francia trema, ancora

120616424-1099b2bc-124c-4eb5-8bee-7df7bc32a590Un’ennesima strage, la paura del ‘terrore’ è tornata in Francia, dopo gli attentati del 13 Novembre scorso. Almeno 84 persone in 45 secondi sono state uccise a Nizza, dove un camion tra le 22.30 e le 23.00 del 14 luglio scorso si è lanciato sulla celebre Promenade des Anglais (la via del lungomare) travolgendo la folla accorsa per assistere ai tradizionali fuochi d’artificio che chiudono il Giorno della Bastiglia, la festa nazionale francese. Il bilancio è ancora provvisorio. L’uomo al volante del camion è stato ucciso dalla polizia dopo la mattanza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Il terrorista era un franco-tunisino di 31 anni, nato a Sousse (Tunisia) ma residente nella parte est della città di Nizza.

L’automezzo, un tir bianco, ha travolto almeno due cordoni di sicurezza; la sua intenzione era scagliarsi contro la gente ferma in strada per assistere allo spettacolo. La prefettura delle Alpi Marittime ha evocato un attentato di natura terroristica, chiedendo agli abitanti di Nizza di rimanere chiusi in casa e lo stesso hanno fatto i gendarmi con i clienti dei numerosi bar aperti sul lungomare, bloccati dentro i locali chiusi a chiave seguendo le indicazioni delle autorità.

Nessuna rivendicazione, al momento. A far propendere verso la pista jihadista è anche la riemersione di un documento del 2014, firmato da Abou Mohammed al-Adnani, considerato il portavoce dello Stato islamico. Una sorta di manifesto nel quale si incitava a colpire «gli infedeli» proprio con le stesse modalità utilizzate nell’attacco di Nizza. Le prime dichiarazioni del presidente francese Francois Hollande: “La Francia piange, è addolorata, ma è forte e lo sarà sempre di più dei fanatici che oggi vogliono colpirla“.

In Italia

downloadSono stati ulteriormente rafforzati i controlli da parte italiana sul confine di Stato a Ventimiglia sia a Pont St.Ludovic che a Pont St. Louis dopo l’attentato. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha partecipato questa mattina alla riunione del sottosegretario Marco Minniti con i vertici delle agenzie di intelligence. La Farnesinainvita i connazionali presenti a Nizza ad evitare spostamenti ed a seguire le indicazioni delle Autorità locali“. Ancora nessuna conferma dell’eventuale presenza fra le vittime e fra i feriti di italiani. “Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che risultano al momento dispersi“, ha precisato il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, che però invita “alla calma. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l’ambasciatore italiano“. A Nizza risiedono oltre 30mila italiani, oltre a quelli che si trovano là in vacanza.

Gli Stati Uniti sono in guerra contro chi ha perpetrato l’attacco a Nizza“, ha detto Hillary Clinton parlando con i media americani. “Ovviamente – ha aggiunto – siamo in guerra contro questi gruppi terroristi e contro quello che rappresentano. È una guerra diversa: dobbiamo essere furbi per combattere e vincere“. L’ex segretario di Stato americano ha anche fatto appello per rafforzare le alleanze degli Stati Uniti, compresa la Nato, in particolare per quanto riguarda l’intelligence per combattere i gruppi jihadisti.

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Questa non è più una guerra asimmetrica. Ma una guerra polverizzata. Dove non si possono usare bombardamenti. Dove i nemici sono dispersi, quasi invisibili . Dove le azioni di intelligence risultano non così efficaci. Arrendersi all’idea che sia una guerra che non si può vincere sarebbe un errore fatale. Lo sarebbe anche cambiare radicalmente i valori, i principi e le libertà del mondo occidentale. Perché non uscire più di casa, vivere nel terrore, sospettare anche del vicino della porta accanto, farebbe il gioco del terrorismo jihadista.

Il caso ha già troppi folli seguaci per non elaborare una linea politica comune di difesa.

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