Il professor Mauro Velardocchia del politecnico di Torino, ha presentato all’Automotive Forum un nuovo dispositivo di monitoraggio installato all’interno dei pneumatici delle automobili che permetterà di rilevare, oltre alla pressione, anche lo stato della gomma come deformazione, impronta a terra ed aderenza.
La rilevazione di tali informazioni è possibile tramite sensori wireless che comunicano costantemente con la centralina dell’auto; in questo modo è possibile interagire direttamente con i vari sistemi elettronici di controllo quali ABS, ESP al fine di ottimizzare le condizioni di marcia e assicurare sempre la massima sicurezza.
La sperimentazione del dispositivo, denominato Cyber Tyre, è attualmente in corso presso gli stabilimenti Pirelli di Settimo Torinese all’interno del progetto “Pneumatico sensorizzato per la sicurezza attiva del veicolo”; tale dispositivo, dalle dimensioni paragonabili a una moneta di 2 euro, è posto all’interno del pneumatico e integra un microprocessore, sensori e la sezione radiofrequenza. Caratteristica del modulo è che, oltre a trasmettere i dati, è in grado di alimentarsi da sé. Uno dei problemi principali delle applicazioni elettroniche all’interno di pneumatici in rotazione è la comunicazione con il mondo esterno, che è resa possibile solo da trasmissioni radio ma che deve superare l’effetto schermante del cerchione e della carcassa del pneumatico, che ha un cinturato in materiale metallico. Per l’alimentazione del dispositivo, tuttora coperto da segreto industriale, si ipotizza un campo elettromagnetico che permetterebbe anche la trasmissione dei dati, o degli elementi piezoelettrici che, sollecitati durante la marcia dalle deformazioni della gomma dovute alle variazioni del terreno, generano l’elettricità necessaria al modulo.
Yari Sanfelice
Foto: www.porschemania.it
Scrivi