
Carnevale a Mamoiada. Nella prima parte di questo articolo abbiamo preso in considerazione le maschere del carnevale di Ottana. Alla luce delle moderne teorie di Levi Strauss e Maeterlink le abbiamo considerate un relitto di un ancestrale totemismo nell’isola. Proseguiamo e ci dirigiamo ora in un altro paese della Barbagia ma, stavolta, della Barbagia di Ollolai: Mamoiada.
Mamoiada è il paese dei Mamuthones e degli Issohadores, protagonisti di una cerimonia genericamente ricondotta ai riti agropastorali della preistoria. È, forse, la festa del carnevale di Sardegna più nota in Italia e nel mondo. È stata ampiamente ripresa nel film di Luigi Zampa “Il magnifico cornuto”, con Ugo Tognazzi.
Carnevale di Mamoiada: le maschere dei Mamuthones e degli Issohadores
I Mamuthones sono dodici, proprio come i segni dello zodiaco. Alla luce di quanto abbiamo ipotizzato per le maschere totemiche del Carnevale di Ottana (vedi prima parte), ognuno di essi dovrebbe rappresentare la divinità totemica di una tribù del luogo. Quelle dominanti prima dell’apparizione degli Issohadores.
A occhio e croce, l’epoca dei Mamuthones sembrerebbe temporalmente collocabile alla generazione del Merdule di Ottana, al quale somigliano fisicamente. In epoca successiva cioè a quella di Su Boe e delle altre maschere zoomorfe di Ottana. Potrebbero quindi esser subentrato a un clan totemico zoomorfo collegato con i segni zodiacali. Ma anche questa è un’interpretazione arbitraria del sottoscritto.
Mamoiada, la parola ‘Mamuthones’ potrebbe derivare da ‘Melaneimones’ (facce nere)
Vestiti di pelli scure di pecora, i Mamuthones indossano una maschera ricavata dal pero selvatico e un fazzoletto femminile intorno a essa (sa visera). Camminano con saltelli ritmici insieme ai compagni, facendo suonare all’unisono i 30 chili di campanacci legati sulla schiena.
Secondo Giuseppe De Pietro di Suntime Magazines, la parola “Mamuthone” potrebbe derivare da “Melaneimones”, facce nere, attributo dato dai sardi ai fenici. Oppure ai libici al seguito dei cartaginesi, aggiungiamo noi. Ciò confermerebbe la condizione di “immigrato” anche della Filonzana e del Merdule di Ottana, avendo anch’essi facce nere. In effetti, i campanacci per gli animali al pascolo appaiono per la prima volta in area siro-anatolica intorno al 1000 a.C. Quella cioè, proprio alle spalle della Fenicia.
Origine temporale dei personaggi del carnevale di Mamoiada
La parte dei “nuovi conquistatori” è recitata, nel carnevale di Mamoiada, dagli Issohadores (i guardiani). Muovendosi con disinvoltura intorno al gruppo dei Mamuthones, gli Issohadores li minacciano e poi li assoggettano con la soha, il loro laccio infallibile. I Mamuthones, una volta assoggettati dagli Issohadores, sfilano lungo le strade con un ordine e un ritmo preciso, come animali al seguito dei padroni.
A quando può essere collocata questa sopraffazione dei clan collegati ai Mamuthones? Gli Issohadores idossano abiti sgargianti, giubbe rosse su pantaloni bianco candido, uno scialle nero ricamato annodato sul fianco. Hanno un cappello nero legato sotto il mento con un nastro colorato e una cinghia in pelle a tracolla. Il loro vestito ricorda quello degli Ispano-Aragonesi. Tuttavia, ciò significherebbe la sopravvivenza del culto totemico sino al XIV secolo d.C. È molto probabile, a nostro parere, che il costume degli Issohadores sia cambiato più volte nei secoli per legittimare di volta in volta il conquistatore di turno. Sino alla dominazione spagnola.
Carnevale di Orani: Su Bundhu
Spostiamoci adesso ad Orani, tornando indietro nella Barbagia nuorese. Orani è a una quindicina di km da Ottana. Vi si svolge un’altra festa di carnevale che sembra complementare alla precedente. La sua maschera tipica è Su Bundhu. Realizzata in sughero, ha corna bovine e lineamenti umani, il naso adunco, i baffi spioventi e la pelle non scura. Indossa un mantello nero in orbace detto su saccu.
Rispetto alle maschere della vicina Ottana, quindi, le corna bovine indicherebbero che Su Bundhu faccia parte del grande clan di Su Boe (il Bue, o il Toro). Non del tutto, però, perché i suoi lineamenti sono in parte umani. Tuttavia non è imparentato con Su Merdule di Ottana, che è di pelle scura. Su Bundhu è quindi un “mezzosangue”.
Potrebbe far parte di un sotto-clan di Su Boe, cioè di un gruppo migratorio sottomesso al clan più grande. Poiché impugna su thrivuthu, il tridente, può aver aiutato Su Merdule (Il domatore del bue/toro) a sottomettere Su Boe in territorio di Orani. Il mito locale, rappresentato a Carnevale, giustificherebbe anche in questo caso un “riscatto sociale”.
Foto di Gottfried Leo da Pixabay
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