L’ultimo ad abbandonare la nave…

Giuseppe-Girolamo

Il comandante è l’ultimo ad abbandonare la nave, lo sanno anche i bambini. Nell’immaginario collettivo, il comandante è una figura mitica, simbolo di coraggio e spirito di sacrificio. La realtà, però, è un’altra cosa.

 

La tragica vicenda del naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio ci riporta, appunto, alla realtà. Una manovra scellerata del comandante Francesco Schettino condanna la nave che, troppo vicina alla costa, viene sventrata dalle rocce che ne squarciano lo scafo. Basterebbe questo a qualificare il comandante, che invece riesce a peggiorare ulteriormente la situazione. Sperando di poter mettere una pezza, attende infatti oltre un’ora prima di dare l’ordine di abbandonare la nave. Il terzo, forse meno grave ma più significativo, errore compiuto da Schettino consiste nell’aver abbandonato la nave prima di aver messo in salvo l’equipaggio. Il comandante che abbandona la nave: triste, grave…

 

Fortunatamente, anche in questo caso, la medaglia ha due facce. Da un lato l’incompetenza e la negligenza. Dall’altro la professionalità, la devozione, il coraggio. Non ci sono parole per descrivere la professionalità e la fermezza con cui il comandante della capitaneria di porto Gregorio Maria De Falco intima al capitano di tornare sulla nave. “Ascolti: c’è gente che sta scendendo dalla biscaggina di prua. Lei quella biscaggina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone e che cosa hanno a bordo. Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza. E mi dice il numero di ciascuna di queste categorie. E’ chiaro? Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto… veramente molto male… le faccio passare un’anima di guai.” Questo, il passaggio più drammatico.

 

Mentre De Falco provava senza fortuna a convincere Schettino a tornare a bordo, a bordo un’altra persona ci è tornata davvero. Giuseppe Girolamo, animatore e batterista, era già imbarcato su una scialuppa di salvataggio quando ha scelto di lasciare il suo posto ad una mamma con un bambino. Ad oggi Giuseppe risulta disperso, purtroppo. Il comandante dovrebbe essere l’ultimo ad abbandonare la nave, così ci dicono. La realtà, però, ci insegna che non sono né una divisa né un grado a fare di un uomo un eroe. Gli eroi sono fatti di carne, cuore, spirito e quando sventurati eventi richiedono il loro intervento dismettono i panni dell’uomo comune e si trasformano, rivelandosi al mondo. A loro, infatti, non serve una divisa, basta il coraggio.

 

Demos Nicola

 

Nella foto, Giuseppe Girolamo: fanpage.it

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