Le spagnole hanno il mal di trasferta

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Siamo giunti alle semifinali dei tornei calcistici continentali, e mai come quest’anno entrambi i palcoscenici sono dominati da una nazione su tutte, con cinque rappresentanti su otto: la Spagna.

Già questa statistica risalta agli occhi come anormale per l’andamento confuso degli ultimi anni, ma di pari passo con l’esplosione degli iberici, non più guidati solo dal solito martello blaugrana, c’è la decadenza inglese, che porta solo il Chelsea a contendere il primato europeo più prestigioso. Questa settimana si sono giocati i match d’andata e, altro fatto anomalo, tutte le spagnole in trasferta hanno lasciato la vittoria alle società ospitanti.

Se il quattro a due dell’Atletico con il Valencia, nell’unico derby in programma, doveva portare per forza un vantaggio/svantaggio a una compagine iberica, tutte le altre spagnole sono uscite con le ossa rotte dai rispettivi confronti. In Champions il Real è dominato dal Bayern ma riesce a piazzare un gol fortunoso, grazie alla caparbietà di Ronaldo, con cui poter rimediare al Bernabeu; stesso discorso per il Barça che chiude il Chelsea per tutta la gara senza riuscire a trovare la via della rete, subendo la beffa per opera del solito Drogba che fa esplodere Stamford Bridge.

In Europa League, come detto, il Vicente Calderòn ha assistito al triondo dei Colchoneros grazie a uno strepitoso Falcao, autore di una doppietta antologica (ndr vedere secondo gol) e di giocate degne dei quaranta milioni spesi per acquistarlo. Non ha la tempra di sempre il Bilbao che, con un attacco sottotono, senza i lampi di Muniain e Llorente, una volta tanto non compie il miracolo esterno e, a scapito della nomina di schiacciasassi “trasfertiano” della competizione, perde due a uno a Lisbona dopo esser andato in vantaggio. Tutti gli scontri restano aperti, anche Atletico – Valencia, chiuso fino al secondo gol all’ultimo secondo degli asturiani.

La prossima settimana si avranno i verdetti, in attesa dei quali si deciderà anche la sorte di alcuni campionati. Monaco di Baviera e Bucarest sono alle porte, porte sprangate per l’Italia.

Daniele Conti

Nella foto·il·centravanti colombiano dell’Atletico, Falcao: vavel.com

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