Ad affermarlo è uno studio condotto da Marianna Virtanen della University College di Londra e pubblicato dalla rivista Plos One.
Lavorare troppe ore raddoppierebbe il rischio di andare incontro ad episodi depressivi perché le ore giuste sono 7, al massimo 8 al giorno. La studiosa delinea uno stretto legame tra superlavoro e depressione: chi lavora per 11 ore al giorno rischia il doppio rispetto a chi lavora le classiche 7-8 ore.
Per compensare lo stress che deriva dal troppo lavoro è importante riuscire a trovare del tempo per se stessi e godersi un meritato riposo; questo sarebbe un rimedio per evitare conseguenze negative per la salute.
La Virtanen ha tenuto sotto controllo oltre 2mila impiegati governativi inglesi con età compresa tra i 35 e i 55 anni Tutti gli individui compresi nello studio erano sani all’inizio dell’indagine e non presentavano particolari fattori di rischio nei confronti della depressione
Lo psichiatra Pellegrino aggiunge alle potenziali vittime della depressione i lavoratori precari, perchè al sovraccarico di lavoro si associa una dequalificazione professionale, la mancanza di aspettative e l’incertezza del futuro.
di Redazione
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