La Festa d’Autunno a Siena: tra maschere ed eventi gastronomici, un trionfo di colori e folclore

IMG_2032 copiaSiena. Anche quest’anno L’Associazione Commercianti di Via dei Montanini ha salutato l’avvento della stagione organizzando la tradizionale “Festa d’Autunno” che per due giorni ha animato il cuore della cittadina toscana.

Accompagnati dalle note dei Rondò Veneziano, hanno sfilato le eleganti maschere barocche (circa duecento) dell’Associazione “Carnevale dei figli di Bocco” di Castiglion Fibocchi (Arezzo), con costumi ricchi, fantasiosi, variopinti e con il volto coperto da preziose maschere di cartapesta.

I costumi del “piccolo Carnevale di Venezia in terra d’Arezzo”, regalano momenti di scintillante magia dal 2 febbraio 1997.

Nel corso degli anni sono diventate una vera attrazione non solo in Toscana, ma anche nel resto della penisola e persino all’estero, ottenendo tra l’altro molti riconoscimenti, tra cui il “Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo” e nell’anno 2014, la prestigiosa “Medaglia del Presidente della Repubblica”.

A Luglio hanno altresì ravvivato con la loro esplosione di colore, l’Expo di Milano.

IL CARNEVALE DI BOCCOIMG_2033 copia

Il Carnevale dei Figli di Bocco risale al XII secolo e fu interrotto nel XIV secolo.

Ne abbiamo notizie dettagliate grazie al ritrovamento di un atto di matrimonio, rogato nel Castello di Sassello, presso Castelluccio di Capellona e redatto nel febbraio 1113, dove si dice che Berta di Ardimanno dovendo sposare Guglielmo di Bernardino, nobile del Valdarno, dovette anticipare la data delle sue nozze, in quanto nel Castello de filiis Bocchi nella Val d’Arno aretino si festeggiava il maestoso “Carnevale de filiis Bocchi”, prima dell’inizio della Quaresima.

Bocco, da cui deriva il nome della cittadina di Fibocchi, era il soprannome di Ottaviano Pazzi, signore del paese in epoca medievale.

IMG_2035Pare che durante i giorni di carnevale la popolazione si riunisse nelle vie del borgo per onorare il signore lanciandosi in feste e danze.

Altro documento relativo al Carnevale fu reperito presso gli ex monaci di “Romitorio” datato 2 maggio 1174.

Esso attesta che, in “Castellione de filiis Bocchi”, i bifolchi ed i Signori festeggiavano insieme la “festa de Carnesciale”.

Si trattava infatti di un insolito evento, democratico e goliardico al tempo stesso, in cui per pochi giorni si dava spazio all’esuberanza più sfrenata e si aboliva ogni gerarchia o differenza sociale.

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INCONTRI ENOGASTRONOMICI IMG_2038

La buona tavola, ovviamente toscana, ha soddisfatto i palati dei turisti accorsi a Via Montanini. Numerosi gli stand espositivi con le prelibatezze più disparate: dai salumi ai prodotti di forno sia dolci, sia salati.

“Come tutti gli anni, si sceglie una domenica di ottobre e si organizza l’evento” ci spiega la signora Maria, del Caffè la Piazzetta “Tutti i negozianti espongono i loro prodotti, con dei prezzi particolari. Noi abbiamo portato dei panini con la porchetta e dei dolci dal Panificio Senese di Massetana Romana”.

 

IMPARIAMO A CONOSCERE I FUNGHI

IMG_2037Nella suggestiva cornice della galleria di Via Montanini, il Gruppo Micologico Naturalistico “Terra di Siena” ha spiegato attraverso slide e soprattutto grazie all’esposizione di innumerevoli varianti di funghi (corredati da descrizione “Velenoso, commestibile, mortale”) la differenza fra le varie specie.

“ Il Gruppo Micologico”- ha sottolineato il Responsabile organizzazione mostre ed eventi Gian Paolo Naldini – “oltre alle attività culturali e ambientali è teso alla conoscenza della natura del mondo dei funghi: la nostra vera passione”.

“Siamo tutti raccoglitori, arrivati progressivamente alla parte scientifica, ovvero a distinguere il fungo commestibile da quello tossico, quello non commestibile da quello velenoso, fino a capire come si muore se si ingerisce un fungo mortale.

Un fungo mortale si può mangiare. Addirittura risulta buono, ma se si supera la dose di 50 grammi è letale” ha specificato Naldini.

Obiettivo del gruppo (senza fine di lucro) è quello di proseguire le attività divulgative, collaborando anche con il mondo della scuola attraverso l’organizzazione di pacchetti didattici, lezioni in classe e visite guidate.

IMG_2036“In sede, uno staff di esperti è a disposizione delle persone che si presentano con il cestino. Ovviamente il certificato di commestibilità viene rilasciato solo dalla Usl, ma da noi si può contare sul parere di micologi qualificati”.

“ Ogni volta che facciamo seminari ecologici, sopratutto nei fine settimana di ottobre, cerchiamo di insegnare alle persone a non farsi male e soprattutto a non avvelenarsi o improvvisare. Organizziamo pure escursioni culturali e ambientali per i boschi con i nostri soci. Partiamo da determinati posti, visitiamo i castelli o qualche rudere, ci addentriamo nei boschi e raccogliamo tutti i funghi che troviamo. Poiché tra gli obiettivi nostro c’è anche quello godereccio, andiamo nei ristoranti (quelli che ci autorizzano) e mettiamo sul tavolo tutti i funghi raccolti. Qui gli esperti micologi classificano funghi e spiegano agli intervenuti le caratteristiche di ogni esemplare” ha concluso Naldini.

di Simona Mazza

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