Il Parlamento europeo al lavoro per sostenere i cittadini colpiti da Coronavirus

La competenza nell’azione di contrasto alla diffusione del COVID 19 è attribuita al PE dall’essere co-legislatore e autorità di bilancio. 

In particolare, la Commissione sviluppo regionale è già attiva con il sostegno alle comunità colpite e con la messa in atto della ‘Corona Response Investment Initiative’.

“L’Europa deve mostrare solidarietà in questo momento – ha dichiarato Younous Omarjee (GUE/NGL, FR), Presidente della commissione per lo sviluppo regionale del PE – La politica di coesione è intrinsecamente legata alla solidarietà e ora più che mai deve essere all’altezza della sfida, in modo che sia attuata nel modo più efficiente possibile. La commissione per lo sviluppo regionale farà tutto il possibile per garantire che i fondi siano a disposizione dove è più necessario”.

La “Corona Response Investment Initiative“, annunciata dalla Commissione europea il 10 marzo, è riferita ai settori problematici degli Stati membri dell’UE, con particolare attenzione agli apparati sanitari, al mondo del lavoro, alle PMI e simili. 

La modifica dei regolamenti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, del Fondo europeo di sviluppo regionale e sulle disposizioni comuni è contenuta  in una proposta legislativa pubblicata il 13 marzo. 

L’atto dovrà essere adottato sia dal Parlamento che dal Consiglio, in quanto si tratta di modifiche soggette alla procedura di co-decisione. Tale proposta renderà poi possibile lo spostamento dei finanziamenti nei settori prescelti.

La proposta della Commissione è quella di non richiedere restituzione dei prefinanziamenti per fondi strutturali e di impiegare 37 miliardi di euro nel contrasto al coronavirus, nell’ambito della politica di coesione. 

Gli Stati membri dell’UE potranno così impiegare 8 miliardi di euro del bilancio UE con 29 miliardi di euro dei fondi strutturali 

La Commissione ha proposto altresì l’inserimento della sanità pubblica nelle competenze del Fondo di solidarietà dell’Unione, nell’ipotesi futura di interventi a favore degli Stati maggiormente danneggiati.

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