Il castello di Vulci e le tombe etrusche

castello di vulci

La storia

Alla fine dell’età del bronzo (circa il decimo secolo avanti Cristo) la popolazioni rurali della zona a nord di Civitavecchia (come in tante altre parti della regione) cominciarono a riunirsi in centri protourbani come Vulci, Caere (odierna Cerveteri) e Tarquinia. Il castello di Vulci venne costruito dai monaci cistercensi attorno al dodicesimo secolo, diventando un punto di riferimento per pellegrini e per difesa costiera. Conteso tra le ricche casate principesche del 1600 divenne poi di proprietà dei Torlonia per poi passare allo stato italiano che lo restaurò.

Necropoli etrusca

La zona è ricca di tombe  e di ritrovamenti, molti dei quali sono ospitati all’interno del museo, proprio nel castello. E’ possibile visitare la zona anche servendosi di biciclette elettriche per un giro turistico molto interessante di una zona discretamente vasta dove è possibile visitare diversi manufatti antichi.

Il Ponte del diavolo

il castello di vulci

Per arrivare al castello bisogna attraversare un ponte ad arco su un panorama mozzafiato sul sottostante fiume Flora. Il Ponte del diavolo, molto stretto, era facilmente difendibile ed era l’unico accesso al castello che era cinto da un fossato (foto di copertina) tutt’oggi pieno di acqua grazie ad una piccola sorgente. Luogo molto indicato per foto naturalistiche e romantiche.

La leggenda del fantasma

castello di vulci

Come ci riferiscono alcuni vecchi abitanti della zona, in riva al fiume Flora si aggirerebbe il fantasma del brigante Luciano Fioravanti. Faceva parte di una banda di malfattori che terrorizzava la zona, estorcendo denari ai ricchi proprietari o fermando le diligenze in transito verso lo stato Pontificio provenienti dal Granducato di Toscana. Venne ucciso il 24 giugno 1900 da un bracciante con un colpo di fucile alle spalle.

Come ci si arriva

castello di vulci

Il Castello di Vulci si raggiunge percorrendo l’Autostrada Roma-Civitavecchia, poi via Aurelia in direzione di Montalto; quindi  prendere a destra la strada provinciale 105 (circa un’ora dalla capitale). Con il treno, si arriva fino alla stazione di Montalto di Castro dove, previa prenotazione (0766 89298), vi aspetterà una navetta che vi porterà a destinazione in dieci minuti. Il lunedì il museo e il parco archeologico sono chiusi.

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