I pericoli nascosti di tatuaggi e body art

Il tatuaggio è una pratica dalle origini antichissime. Il termine tatuaggio sembra derivare dal termine “tau-tau” che ricorda il rumore prodotto dal picchiettare del legno sull’ago utilizzato per bucare la pelle secondo quanto descritto dal capitano inglese James Cook, approdando a Tahiti nel 1769.

I tatuaggi sono una forma diffusa di body art a cui si è sottoposto almeno il 12 % della popolazione europea. Nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la probabilità di avere un tatuaggio è doppia rispetto al resto della popolazione. La conferma di questa statistica la abbiamo passeggiando sulla spiaggia in estate: fiori, draghi, rune celtiche e nomi propri danzano davanti ai nostri occhi stampati non solo su bicipiti e pettorali, ma sul viso, sul collo e su ogni parte di pelle scoperta di moltissimi bagnanti.

I tatuaggi sono realizzati perforando lo strato superficiale della cute con un ago e iniettando l’inchiostro nello strato sottostante, creando così un disegno. Lo strato superiore della cute, l’epidermide, si rigenera continuamente; pertanto, per creare un tatuaggio duraturo, l’inchiostro viene iniettato nel derma ossia nel secondo strato, quello più profondo, della pelle.

Il trucco permanente è simile a un tatuaggio ed è utilizzato comunemente per riprodurre l’aspetto dell’eyeliner o del contorno delle labbra, per accentuare i colori della pelle, del viso, e delle palpebre.

I rischi per la salute

Al di là di ogni opinione sulla bellezza o sull’opportunità di farsi fare un tatuaggio, esistono dei rischi per la salute sia di natura microbiologica che chimica, che si possono però prevenire, affidandosi a strutture che seguano scrupolose procedure di igiene e sicurezza, ma anche grazie all’azione di tutela dei cittadini Europei svolta dal Regolamento REACH.

Il rischio di infezione

Tatuaggi e piercing, se non effettuati correttamente, possono comportare il rischio di seri danni alla salute non solo sia dei clienti ma anche degli operatori del settore. Il rischio microbiologico può derivare dall’uso di aghi sporchi per iniettare gli inchiostri, da sangue potenzialmente infetto dei clienti, superfici o biancheria contaminate. Gli effetti sulla salute possono essere legati soprattutto ad agenti biologici trasmissibili attraverso il sangue (virus dell’epatite B e C, virus HIV).

Infatti, con la procedura del tatuaggio viene lesa la barriera cutanea e la ferita può essere soggetta a infezione, in particolare se non vengono rispettate raccomandazioni appropriate sull’igiene e la medicazione successiva. L’ inchiostro del tatuaggio può essere contaminato già nella fase di produzione o successivamente, una volta che la bottiglia è stata aperta e utilizzata senza rispettare le norme di asepsi. La contaminazione potrebbe verificarsi in caso di condizioni igieniche inadeguate o di pratiche improprie, come l’uso dello stesso ago o della stesso contenitore d’inchiostro per clienti successivi senza sterilizzazione. I batteri possono entrare nella pelle durante l’esecuzione del tatuaggio anche in caso di disinfezione inadeguata della pelle da tatuare. Infine, durante il processo di guarigione del tessuto cutaneo lesionato dopo il tatuaggio, i soggetti tatuati spesso avvertono prurito e bruciore e, grattandosi, rischiano di inoculare i microrganismi, infettando la zona tatuata.

Il rischio da sostanze pericolose

Gli inchiostri per tatuaggi e il trucco permanente sono una miscela di varie sostanze chimiche, che può includere sostanze pericolose che causano allergie cutanee, e anche effetti più gravi, come mutazioni genetiche e cancro.

Ad esempio potrebbero contenere ossidi cromici, nichel, rame e cobalto, ossidi di ferro, ammine aromatiche e idrocarburi policiclici aromatici. Anche le nanoparticelle possono essere impiegate nella produzione di inchiostri per tatuaggi di alta qualità o allo scopo di conferire determinate caratteristiche quali ad esempio brillantezza, fluorescenza, persistenza e foto-stabilità.

I pigmenti dell’inchiostro possono migrare dalla cute a vari organi, come i linfonodi e il fegato, esplicando in questi i loro effetti dannosi. Talvolta i tatuaggi vengono rimossi con un laser che decompone in particelle più piccole i pigmenti e le altre sostanze. Se tra queste vi sono sostanze chimiche nocive, il processo di rimozione ne permette la libera circolazione nell’organismo.

Inoltre, tatuaggi o il trucco permanente possono causare gonfiori o bruciature durante esami di risonanza magnetica e i pigmenti a base metallica possono invalidare immagini a scopo diagnostico, come ad esempio i raggi X.

Quali  provvedimenti sono stati presi nell’Unione Europea?

Per proteggere i cittadini europei, a partire dal gennaio 2022 migliaia di sostanze chimiche pericolose individuate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente sono soggette a restrizioni nell’UE a norma del regolamento REACH.

L’obiettivo non è vietare la pratica del tatuaggio ma rendere più sicuri i colori utilizzati nei tatuaggi e nel trucco permanente.

L’uso di oltre 4 000 sostanze chimiche pericolose negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente verrà limitato. La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per le sostanze utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente, quali coloranti azoici, ammine aromatiche cancerogene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e metanolo.

Le nuove norme sono entrate in vigore nei paesi UE/SEE a partire dal 4 gennaio 2022 e, nel caso di Pigment Blue 15:3 e Pigment Green 7, per i quali la Commissione e gli Stati membri dell’UE hanno concordato un periodo di transizione di 24 mesi, a partire dal 4 gennaio 2023.

La restrizione impone inoltre che sulle etichette delle miscele destinate al tatuaggio e al trucco permanente sia riportato tale uso previsto. L’etichetta deve inoltre includere un elenco degli ingredienti e le dichiarazioni di sicurezza pertinenti.

Grazie alla restrizione si prevede una riduzione delle reazioni allergiche croniche e di altre reazioni cutanee di tipo infiammatorio dovute a inchiostri per tatuaggi e trucco permanente. Potrebbero inoltre diminuire effetti più gravi quali tumori o danni al DNA o al sistema riproduttivo potenzialmente causati dalle sostanze chimiche usate negli inchiostri.

Consigli?

Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità si possono trovare informazioni aggiornate sulla pericolosità dei tatuaggi e i consigli per i consumatori, a cura del Centro Nazionale Sostanze Chimiche. Leggeteli con attenzione, e poi via libera ai tatuaggi, grazie anche all’Unione Europea!

*Biochimico, direttrice del  Laboratorio Rischio Agenti Chimici dell’INAIL

Foto di Darkmoon_Art da Pixabay

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