I luoghi delle canzoni – Genova– Boccadasse

Boccadasse è un antico e affascinante borgo marinaro della città di Genova, a cui Gino Paoli ha dedicato questa canzone inserita nell’album composto con Ornella Vanoni (Gino Paoli ha abitato molti anni a Boccadasse, in salita Santa Chiara; quel periodo è stato rievocato – anche senza citarne il luogo – nella sua celebre canzone “La gatta”).

Il borgo di Boccadasse è all’estremità orientale di Corso Italia, e fa parte del quartiere di “Albaro” (Arbâ in dialetto genovese), elegante quartiere residenziale di Genova, un tempo comune a sé (San Francesco d’Albaro, unito alla città nel 1873 insieme ad altri quattro comuni della Val Bisagno).

Sembra che i primi ad approdare su queste spiagge furono dei navigatori spagnoli; le loro imbarcazioni si erano imbattute in una forte mareggiata e questa piccola insenatura avrebbe consentito loro di salvarsi. Avrebbero deciso, quindi di insediarsi proprio qui, dando origine ad una dei borghi più affascinati e caratteristici della Liguria.

La denominazione è incerta; anche se – con tutta probabilità – fa riferimento al torrente Asse  che andava a sfociare nella baia. Qualcuno sostiene che deriverebbe dalla “italianizzazione” del termine genovese “boca d’aze” ovvero bocca d’asino, proprio a causa della particolarissima forma dell’insenatura.

Boccadasse, con le sue case colorate “pastello”, la piazzetta (piazza Nettuno) che si apre sulla piccola baia, è un borgo rimasto quasi del tutto immutato nel tempo; la visione è quella che si sarebbe potuta avere anche due secoli fa. Questa rara e preziosa peculiarità ne ha fatto uno dei posti più visitati di Genova. È sorprendente osservare che la conservazione del luogo e della affascinante atmosfera – carica di antica semplicità – non è per nulla artefatta o “preparata”; il borgo è vivo e vivace di per sé: i pescatori continuano la loro antica attività e le botteghe sono incastonate con naturalezza e senza clamore, in questo angolo di vero incanto.

Si arriva a Boccadasse molto agevolmente: è un tradizionale punto di arrivo delle passeggiate su corso Italia, il lungomare che dalla Foce termina in prossimità della Chiesa di Sant’Antonio di Padova (la Chiesa conserva molti “ex voto” della gente del mare); si accede al borgo passando da una comoda scalinata dietro la chiesa oppure percorrendo la via Aurora (tipica “crêuza” genovese). Un’altra stradina (crêuza) -dalla parte opposta del borgo- consente di risalire al capo di Santa Chiara per poi scendere verso la frazione Vernazzola (nel quartiere di Sturla), antico punto di approdo.

Questo borgo incantevole ha favorito molte opere d’arte; anche Andrea Camilleri ne rimase colpito (lo visitò negli anni ’50), al punto tale che lo scelse come dimora di Livia (compagna del commissario Montalbano), figura che le venne ispirata da una ragazza che gli fece da guida durante la visita al Borgo

Boccadasse dà il nome ad un quartiere di Buenos Aires, in passato prevalentemente abitato da emigrati genovesi. Il quartiere in questione è la Boca, patria natia della famosa squadra di calcio Boca Juniors, soprannominata proprio per questo motivo dagli argentini “Xeneizes”, in onore delle antiche origini genovesi.

(Boccadasse, G. Paoli / O. Vanoni, 2004, Album “Ti ricordi? No non mi ricordo”, Columbia)

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