Il nuovo piano per rilanciare il credito, sul quale sono circolate alcune indiscrezioni, conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che questo governo non solo non è capace di rispondere ai problemi del paese, ma non riesce neanche a comprenderli e persegue solamente una strategia di ulteriore allargamento dell’intervento statale che implica, presto o tardi, ulteriore tassazione.
Stando a quanto riportato dalla stampa, il progetto allo studio riesce a includere tutti i tragici errori, in termini di azzardo morale causato dalle garanzie pubbliche sui finanziamenti, che hanno contribuito a far deflagrare la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti.
In estrema sintesi, il governo propone di usare la cassa depositi e prestiti per garantire delle obbligazioni bancarie emesse per raccogliere fondi per rilanciare l’offerta di credito. Si tratta di un grave errore perché questo meccanismo costituisce un incentivo per le banche ad assumere rischi eccessivi, visto che il costo delle scelte azzardate verrà scaricato sui contribuenti attraverso la garanzia che la CDDPP offrirebbe.
Ad aggravare questo meccanismo perverso, ci sarebbe la creazione di titoli formalmente a basso rischio, per via della garanzia CDPP, ma di fatto garantiti da crediti di qualità sempre peggiore. Quel che accade quando la garanzia diventa insufficiente, lo abbiamo sperimentato nella storia degli ultimi anni dalla quale questo governo sembra non aver imparato nulla. Dopo aver fatto della CDDPP il nuovo Ministero delle Partecipazioni Statali il PD ed il PdL intendono farne anche la versione italiana di Fannie Mae e Freddie Mac, le agenzie statali di garanzia dei mutui che giocarono un ruolo cruciale nella creazione prima ed esplosione poi della bolla dei mutui USA.
Fare per fermare il declino ritiene che il modo migliore per risanare il sistema creditizio italiano consista nell’imporre alle banche di ricapitalizzarsi e alle fondazioni bancarie di dismettere i pacchetti di controllo dei principali istituti di credito. Solo in questo modo è possibile ristabilire una relazione sana tra creditori e debitori e rilanciare l’economia del nostro paese.
Nota della Direzione Nazionale di Fare per Fermare il Declino
Scrivi