Dirty talk: quando la parolaccia eccita

dirty talk

Secondo un sondaggio, una persona su cinque ha interrotto un rapporto sessuale con il partner a causa del “dirty talk”. Il 90% dei partecipanti ammette invece di sentirsi eccitato dalle parole sporche.

Dirty Talk: il potere della parola

Insomma, il “dirty talk” piacerebbe. Ad affermarlo, un sondaggio condotto da Superdrug Online Doctor su 990 partecipanti (negli Stati Uniti e in Europa), di età compresa tra 18 e 83 anni.

Il sesso è una questione di testa, non solo di genitali

Cosa succede quando si “parla sporco” a letto?

Il cervello è considerato un organo sessuale più potente persino dei genitali maschili e femminili, perché è da lì che deriva il desiderio sessuale.  

Poiché la mente è una zona erogena, il ruolo svolto dal cervello nel piacere sessuale potrebbe spiegare come mai, quando si è infelici o stressati, non si ha voglia di fare sesso.

Riguardo al “parlare sporco”, la ricerca ha dimostrato che i discorsi spinti attivano le zone erogene del cervello: l’l’ipotalamo (l‘area preottica e il nucleo soprachiasmatico) e l’amigdala

1) L’area preottica è coinvolta nelle dinamiche erotiche dell’”accoppiamento” (è oltre il doppio negli uomini rispetto alle donne e contiene il doppio delle cellule);

2) Il nucleo superchiasmatico, è coinvolto nei ritmi circadiani e nei cicli riproduttivi (i maschi hanno un nucleo a forma di sfera, mentre le donne ne hanno uno più allungato);

3) L’amigdala, considerata il “centro” della paura, gioca un ruolo importante nell’eccitazione e nel piacere sperimentati durante il sesso. Quando si “parla sporco”, questa zona viene fortemente stimolata.

Occorre precisare che c’è una differenza nel modo in cui il sistema limbico funziona nel cervello: le donne sono più uditive e gli uomini sono più visivi. 

Ad esempio, molte donne potenti nella vita quotidiana e nel lavoro si divertono a essere più sottomesse a letto, perché questo comportamento stimola l’amigdala. Per loro l’uso della parola è fondamentale.

Una questione di tempistiche

Dal sondaggio è emerso che le parole sporche piacciono, a patto tuttavia che non si inizi la conversazione in maniera troppo aggressiva o troppo presto. I preliminari sono la scintilla di tutto, anche nel caso del dirty talk

Iniziare con il turpiloquio ancor prima di aver capito se il partner è ben disposto, rischia di farci passare per l’erotomane di turno. Ergo: il dirty talk presuppone un accordato senso del ritmo.

Esempi di dirty talk 

  • Soprannomi: in cima alla classifica svettano i soprannomi, in particolare quelli “dispregiativi” (es. “puttana”).
  • Metafore: sono in grado di stimolare fortemente la fantasia (es. ti rispetterò come una Geisha ma proprio per questo ti prendo a parolacce).

Ad ogni modo, più che sui contenuti, il dirty talking poggia sulla forma: non conta tanto quello che si dice ma il modo e il tono con cui si esplicita la durezza delle parole.

Tre tipi di partner sessuali nel gioco del dirty talk

Usare un linguaggio sporco durante il sesso aiuta a stabilire i ruoli che i due amanti assumono e a capire meglio cosa si desidera. Sono stati identificati sostanzialmente tre ruoli:

  • Il narratore: spiega in maniera spinta cosa sta accadendo durante la performance; 
  • Il direttore: dice esplicitamente cosa vuole ;
  • Il sottomesso: lascia che sia il partner a prendere il controllo della situazione e si lascia sedurre dal turpiloquio. 

Anche il gemito ha la sua importanza

Oltre al “dirty talk”, anche il gemito rientra nelle forme di “linguaggio erotico”, da camera da letto.

Il 44% dei partecipanti ha affermato che il gemito è una delle cose più eccitanti durante un rapporto sessuale. Questo perché il suono, secondo lo studio, “produce una rappresentazione fisica, tangibile del piacere“.  

Chi ti ha insegnato a parlare così?

Il 61% degli intervistati, ha dichiarato di essersi accostato in maniera totalmente casuale alla parolaccia. Il 35% degli intervistati ha affermato di aver proposto termini utilizzati in un precedente incontro sessuale. Altri ancora hanno ammesso di aver appreso i trucchi del linguaggio spinto dalla pornografia.

Il dirty talk migliora la performance sessuale?

Il dirty talk può effettivamente migliorare la vita sessuale. Questo quanto è emerso in via definitiva dal sondaggio.

Le parole sporche possono:

  1. Eccitare i partner fino all’orgasmo, anche senza stimolazione genitale;
  2. Dare alle persone il permesso di arrendersi alle fantasie più profonde, più oscure e più selvagge;
  3. Sono un’esperienza liberatoria: fanno sentire le persone a proprio agio nella loro sessualità e nei loro desideri;
  4. Abbattono tabù e inibizioni, svelando la personalità più segreta del partner;
  5. Fanno sembrare l’interlocutore sicuro di sé, quindi può anche essere l’occasione per una piacevole inversione di ruoli, qualora nella vita quotidiana non emerga questo carattere dominante;

Dirty talk: attenti agli errori 

Se il dirty talk è fatto bene, nel rispetto delle tempistiche e del sincronismo con il partner, può essere davvero supremo, se praticato con ineleganza e gratuita sconcezza, diventa osceno, degradante e insostenibile. Insomma il filo è molto sottile e va assolutamente condiviso.

Anche in questo caso: “in medio stat virtus”.

Foto di Gerhard G. da Pixabay

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