Diretta Montecitorio: arrivano i tagli alle indennità di carica

aula-di-montecitorioNel Governo dei tafferugli, almeno una decisione è stata presa. Si tratta dei tanto auspicati tagli delle indennità di carica all’ufficio presidenza della Camera dei Deputati, i cui incentivi sono stati ridotti, con votazione unanime, del 30% (in aggiunta al 10% già tolto nel 2012 ).

A dare per primo la notizia è stato il leghista Davide Caparine, attraverso un tweet, mentre è ancora in corso la riunione a Montecitorio.

Marina Sereni, esponente del Pd , vicepresidente della Camera ha dichiarato

“L’Ufficio di Presidenza di Montecitorio ha assunto oggi importanti determinazioni circa il contenimento dei costi legati al funzionamento degli organi della Camera. Dopo aver deciso, la scorsa settimana, di rinunciare agli appartamenti e alle auto di servizio, nella seduta di oggi abbiamo deliberato la riduzione del 30% dell’indennità di funzione e del 25% delle dotazioni di personale spettanti ai titolari di cariche interne, l’abolizione dei fondi per spese di rappresentanza individuali non rendicontati, la cancellazione delle spese telefoniche accessorie. Si tratta di misure che, nel complesso, comportano un risparmio di oltre 5 milioni di Euro, un segno concreto di buona amministrazione e di buona politica”.

L’ elenco di tagli, calcolato su base annuale, è composto da quattro voci che ammonterebbero a circa 8,5 milioni.

Su 5,5 milioni di euro, 4,3 si risparmieranno arrivando attraverso una riduzione del 25% delle spese per il personale di segreteria dei deputati titolari di cariche ( una settantina in tutto); un altro milione derivante dal dimezzamento del contributo del fondo generale di rappresentanza ai gruppi, oltre a un taglio per le spese telefoniche e fondi di rappresentanza dei singoli.

La decisione verrà ufficializzata giovedì

Positivo il giudizio del Movimento 5 Stelle, che avrebbe però voluto tagli ancora più drastici sul fronte delle indennità senza toccare il personale.

Il vicepresidente della Camera Luigi di Maio (M5s), ha affermato “Siamo soddisfatti di come sta lavorando l’ufficio di Presidenza, anche se esistono visioni differenti su quanto ridurre”. “Ridurre non è tanto significativo da un punto di vista economico, ma mette in condizione la classe politica di stare nelle stesse condizioni di chi sta fuori dal Palazzo. Questo è l’unico modo per essere credibili nel chiedere sacrifici Servono tagli drastici”.

Ricordiamo che i grillini avevano chiesto l’abolizione delle indennità di chi ha un doppio incarico (ad ora ridotte del 30%) e di lasciare intatti i fondi per le spese di segreteria (tagliate del 25%).

di Simona Mazza

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