Condannato attentatore di Falcone: lo ha incastrato il sudore

A 21 anni di distanza è stato condannato uno degli attentatori dell’Addaura di Giovanni Falcone, tradito da una macchia di sudore che è stata trovata dalla polizia scientifica sulla maglietta abbandonata accanto alla borsa esplosiva, destinata ad esplodere davanti alla villa di Falcone. Il DNA appartiene ad Angelo Galatolo, già condannato per lo stesso episodio grazie alle confessioni del pentito Angelo Fontana; stando a quanto ci racconta l’ex membro di Cosa Nostra, Galatolo aveva il telecomando ed era nascosto dietro uno scoglio a 50 metri dalla villa pronto a far esplodere l’ordigno. Oltre alla maglietta, sono state analizzate anche una maschera e una muta da sub e un telo da mare lasciati dagli attentatori. I tre profili genetici ritrovati non appartengono a nessuno degli individui già condannati, così sono stati inseriti nella banca dati della polizia. Il pentito Fontana ha rivelato, a proposito dell’attentato a cui anche lui partecipò, che non è stato più eseguito a causa della presenza degli agenti di polizia sugli scogli, i quali raccontano di non essersi insospettiti inizialmente per la borsa, perché era in spiaggia accanto ad un telo da mare, ma vedendola lì anche il giorno dopo hanno dato l’allarme. Ora, la cosa più importante, è capire chi ha spifferato che il giudice il giorno dell’attentato (20 giugno) avrebbe fatto un bagno in mare durante la pausa pranzo, insieme a due colleghi svizzeri; su questo Fontana confessa di non sapere nulla.

di Redazione

Foto: italianotizie.it

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.