Chiesto un anno di condanna per Berlusconi nel processo Unipol

1327914631Il procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli, ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione per Silvio Berlusconi imputato per rivelazione di segreto di ufficio nel processo con al centro l’intercettazione di Fassino-Consorte. Tre anni e tre mesi sono invece stati chiesti per il fratello, Paolo Berlusconi.

La telefonata risale al 7 luglio 2005 e riguarda l’inchiesta Antonveneta/Unipol, all’epoca la telefonata non era stata depositata e nemmeno trascritta ma risiedeva esclusivamente in un file audio in possesso dell’imprenditore Roberto Raffaelli, titolare della Rcs, società che si occupava di intercettazioni.

Alla vigilia di Natale del 2005 il nastro fu portato da Raffaelli ad Arcore e fu fatto ascoltare all’allora premier Silvio Berlusconi alla presenza anche del fratello Paolo e dell’imprenditore Fabrizio Favata che aveva organizzato l’incontro. Pochi giorni dopo il esto dell’intercettazione venne pubblicato su Il Giornale di cui Paolo Berlusconi è editore.

Secondo le motivazioni esposte dal gip non solo Berlusconi si prestò all’ascolto di un nastro ottenuto illegalmente, ma la sua reazione non fu fu “di disapprovazione bensì di compiacimento e di riconoscenza” per del materiale che avrebbe recato danno a Fassino nelle imminenti elezioni.

Ghedini commenta la notizia parlando di atteggiamenti, da parte della magistratura milanese, “al di fuori dell’ordinario, destinati ad incidere pesantemente sulle elezioni”.

di Redazione

foto: siwikinews.it

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