Chi ordina le intercettazioni ?

Prism-NSA-und-Tempora-GCHQ-Wir-zeigen-Ihnen-wie-Sie-ihren-PC-vor-Geheimdiensten-sch-tzen--f630x378-ffffff-C-190a5959-78746812Dall’archivio di Edward Snowden  è stato diffuso dal Guardian, un memo riservato che individua nei responsabili del governo Usa, gli autori dell‘elenco delle utenze da spiare, fornito alla National Security Agency (SNA).

Questi i principali commenti “a caldo”, espressi degli esponenti politici di primo piano:

“Spiare non è accettabile, tra alleati ci vuole fiducia”, dice la cancelliera tedesca Angela Merkel.

”Il presidente Obama comprende le preoccupazioni sollevate” e ha messo in atto ”una revisione del sistema di raccolta dei dati da parte dell’intelligence” dice il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.ngela Merkel.

”Non possiamo tollerare che ci siano zone d’ombra o dubbi” asserisce il nostro premier, Enrico Letta.

I servizi segreti americani “sono fuori controllo”, di questo si è accorto il presidente del parlamento europeo Martin Schulz, il quale avrebbe chiesto spiegazioni all’ambasciatore americano ma senza ottenere risposta e questo, secondo Schulz, sta a dimostrare la sua convinzione: le agenzie di intelligence agiscono senza il controllo del governo.

Il presidente della Ue, Herman van Rompuy, ha detto che “è importante ristabilire la fiducia”, mentre il commissario al mercato interno Michel Barnier a twittato: “Quando è troppo è troppo: tra amici, deve esserci fiducia. E’ stata compromessa. Ci aspettiamo in fretta risposte dagli americani”.

Il portavoce del commissario alla Giustizia Viviane Reding dichiara che l’Europa deve dare una risposta “forte e univoca” agli americani e il giornalista americano che custodisce i file di Edward Snowden, Gleen Greenwald,  ha dichiarato a l’Espresso che “La Nsa porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei, incluso quello italiano”. E questo lo disse prima che scoppiasse la bufera diplomatica causata dalla rivelazione dei controlli sul cellulare della Merkel.

Sempre Greenwald, sostiene che “I servizi segreti italiani hanno avuto un ruolo nella raccolta di metadati” e rincara la dose: i nostri apparati di sicurezza avevano un “accordo di terzo livello” con l’ente che si occupava di spiare le comunicazioni.

Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, a seguito delle tensioni con molti governi alleati ha detto: ”E’ nostro interesse mantenere con i nostri partner i legami piu’ stretti possibile”, e a proposito degli ultimi sviluppi del Datagate ha dichiarato che è “una situazione sulla quale continuiamo ad avere colloqui a tutti i livelli”.

Secondo il settimanale L’Espresso i documenti di Snowden contengono molte informazioni sul controllo delle comunicazioni italiane, nelle prossime settimane c’è da aspettarsi ulteriori sviluppi.

Il sistema chiamato Prism creato dall’intelligence americana non è il solo ad avere raccolto dati. Anche gli inglesi ne hanno creato uno che si chiama Tempora con il quale avrebbero spiato le telefonate, le mail e il traffico internet che viaggiano sui cavi di fibre ottiche del nostro paese.

In pratica gli inglesi e gli americani si scambierebbero poi le informazioni più rilevanti.

Ma, una domanda sorge spontanea: chi stabilisce i criteri con cui si selezionano i dati ?

Oltre a preoccupazioni legittime per tutelare la sicurezza di uno Stato, e che rendono accettabile un’operazione di controllo per prevenire atti di terrorismo e tante altre cose che costituiscono minacce gravi, questi sistemi tecnologicamente avanzati permettono di venire a conoscenza anche delle “intenzioni politiche dei governi” e con una velocità tale da rendere possibile, a chi spia, di prevenire o anticipare mosse, atte a conquistare la supremazia sul controllo dei meccanismi, soprattutto economici e finanziari, per poter accrescere il proprio “potere”.

A finire sotto controllo pertanto, oltre a politici e uomini di Stato, sono anche le aziende. Tra le finalità del sistema “Tempora” c’è  quella di “acquisire informazioni utili” ad accrescere anche un’altra cosa: “il benessere economico dell’Inghilterra”.

Sembra di assistere ad una vera e propria guerra, dove non è il sangue a scorrere e dove non si combatte con le armi.

Un misterioso filosofo guerriero cinese di nome Sun Tzu, disse “Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità”. Egli scrisse, duemila anni orsono, “L’arte della guerra”, una lucidissima analisi di organismi in conflitto, alla quale, sembra, hanno attinto i strateghi del nostro tempo.

Nell’epoca della globalizzazione, le competizioni ad ogni livello, tra individui come fra Stati, aumentano a dismisura e il raggiungimento di una posizione inattaccabile diventa lo scopo da raggiungere per soddisfare la sete di potere di chi mira a dominare il mondo.

di Redazione

 ”Ci stiamo avvicinando ad un cambiamento globale, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è la crisi delle superpotenze che, poi si dilagherà in tutto il mondo ed allora sarà accettato un unico governo mondiale.” David Rockfeller 

”Avremo un governo mondiale, che vi piaccia o no. La sola questione che si pone è di sapere se questo governo mondiale sarà stabilito col consenso o con la forza.” James Warburg, banchiere, di fronte al Senato USA, 17 febbraio 1950

foto: www.pc-magazin.de

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