Calcio femminile sempre più seguito

Il calcio femminile, da un paio d’anni a questa parte, ha avuto una crescita esponenziale, che ha addirittura portato all’inserimento della FIGC come organizzatore ufficiale del torneo di seria A femminile a partire dalla stagione 2018-2019.

Oltremanica, negli Stati Uniti, la condizione è molto più avanzata rispetto a quella italiana perché il percorso storico ha permesso un graduale aumento dell’importanza di questo sport a livello femminile nel paese. Negli anni ’70 i college furono obbligati ad investire nelle attività femminili lo stesso budget deciso per quelle maschili. Sono cresciuti così il numero e la qualità dei coach a disposizione e sono migliorati gli strumenti e le strutture di allenamento. Nel ’99 l’edizione dei Mondiali di calcio femminile organizzata dagli USA ha segnato un’importante svolta per questo sport a livello di numeri: la finale registrò oltre 90 mila spettatori al Rose Bowl.

In Europa la condizione del calcio femminile è molto variegata e dipende dal Paese a cui facciamo riferimento. In Inghilterra, ad esempio, la prima squadra femminile fu fondata alla fine dell’800 e ad oggi la Federazione mette a disposizione un budget complessivo da dedicare a questo sport che supera addirittura quello americano. La situazione della Svezia è simile, questo paese vanta di una lunghissima tradizione nel calcio femminile. Veniamo poi all’Italia, che si identifica molto con Olanda e Francia. Questi ultimi tre paesi infatti vantano di un’ascesa abbastanza recente, bloccata soprattutto per quanto riguarda Francia ed Italia dalla Prima Guerra Mondiale, in cui si pensava che questo sport potesse gravare sulla salute delle donne. 

Il Mondiale che si è giocato l’estate scorsa in Francia ha avuto un impatto mediatico particolarmente rilevante nel nostro paese. La Nazionale italiana è stata la squadra rivelazione dopo essersi spinta fino ai quarti. L’obiettivo, per la coach Milena Bertolini, era quello di arrivare agli ottavi contro tutti i pronostici che vedevano un’Italia uscire già ai gironi.

Abbiamo invece assistito ad un’impresa non indifferente delle azzurre che hanno tenuto incollati alle TV italiane milioni di telespettatori, grazie anche all’aiuto della RAI che ha trasmesso le partite. Senz’altro questo Mondiale ha permesso a gran parte degli italiani di affacciarsi verso la sponda femminile dello sport più seguito della penisola.

Ad oggi, il campionato di serie A femminile che si sta giocando da metà settembre, è stato giudicato il migliore di sempre proprio grazie all’entusiasmo che si è diffuso con i Mondiali.

A livello mediatico, Sky trasmette una partita a settimana ed offre una programmazione dedicata al campionato.

L’aspetto su cui lavorare e migliorare è senz’altro quello della presenza negli stadi, lasciati ancora troppo vuoti durante le partite di femminile. Ciò permette ad oggi di constatare che questo sport possa arrivare nell’immediato ai livelli del calcio maschile. Servirà più tempo, coraggio ed apertura da parte della società. 

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