Agricoltura, informatica e filosofia

agribioLavorare in agricoltura: Coldiretti e Apab  in prima linea 

Coldiretti sempre in linea con i tempi; è stato predisposto un sistema informatico che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica , sia le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori.

La banca dati non è limitata all’impresa, ma anche per la famiglia che potrà essere assistita nella ricerca di assistenti per anziani e malati, allo studente che ricerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, a chi è a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito da pensione.

”Si tratta di una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani (e non solo) che desidera fare una esperienza di lavoro in campagna”, ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che ”in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione lontano dalla città”.

Il maggior numero di posti di lavoro dal 2012 ad oggi, si sono resi disponibili in agricoltura, coltivare la terra in modo etico è “il nuovo”, si chiama agricoltura biodinamica, dati emersi da un convegno organizzato a Firenze, dove si sono dati appuntamento agronomi, tecnici,sociologi, economisti educatori e, anche filosofi (la biodinamica fu teorizzata dal filosofo Rudolf Steiner).

Tutti abbiamo la consapevolezza che bisogna cambiare, ci sono scelte etiche da fare per non continuare ad avvelenare la terra, combattere battaglie per far si che non si debba più parlare di: terra dei fuochi, di pozzi d’acqua mista a petrolio in Sicilia.In ogni angolo d’Italia si continua a trovare terreni avvelenati.

Ha sede a Firenze il primo polo formativo italiano di agricoltura biodinamica,(Apab) dove centinaia di studenti si preparano ad nuovo modello di agricoltura, per un futuro senza veleni. Iniziano a guardare in questa direzione anche titolari di aziende tradizionali. Sono 47mila le aziende bio in Italia; 1,3 milioni i terreni riconvertiti a coltivazione biologiche e biodinamiche. Idee e progetti che possono generare nuove alleanze, con un aumento considerevole di nuovi posti di lavoro, fino ad ora sono aumentati di 60.000 unità.

L’agricoltura biodinamica è un modo particolare di lavorare ma anche di osservare, rispettare e vivere la terra. Si fonda in effetti su una filosofia di vita, oltre che su tecniche agricole, in cui la concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono praticati nel più profondo rispetto per la vitalità del terreno (considerato elemento vivo) e per le tipicità delle specie vegetali e animali.

Praticata e guardata anche in Italia con attenzione crescente da un discreto numero di piccole aziende agricole, l’agricoltura biodinamica bandisce qualsiasi utilizzo di fertilizzanti minerali sintetici e pesticidi chimici che sono sostituiti da concime solido da cortile, materiale vegetale da compostaggio per fertilizzante, rotazioni colturali, lotta antiparassitaria meccanica e pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali.

Punto di partenza ideale per una produzione biodinamica è l’azienda agricola dotata di allevamento di bestiame così da realizzare un ciclo chiuso delle produzioni: gli animali mangiano i foraggi e i cereali prodotti dall’azienda su campi concimati con il letame compostato prodotto da quegli stessi animali.

Altro punto fermo dell’agricoltura biodinamica è il rispetto dei cicli cosmici e lunari per la coltivazione con regole codificate che trovano coincidenza con le buone pratiche degli agricoltori del passato quando erano chiamati a ottimizzare la produzione della terra senza il supporto della chimica.

La cosa intrigante dell’agricoltura biodinamica, oltre all’assoluta avversione nei confronti della ‘contaminazione chimica’, è che anima fin dalla sua nascita un vivace dibattito. Ad alcune tecniche biodinamiche come il ‘sovescio’ viene infatti attribuita una precisa e indiscussa base scientifica, altre come il ‘corno di letame’ sono considerate ai limiti della magia dai non biodinamici.

Con il metodo dell’agricoltura biodinamica  si può  applicare  produrre  anche il vino, cosa sempre più praticata come dimostra il fiorire di etichette biodinamiche. Il modello ‘organico’ di agricoltura biodinamica (in cui il suolo e la vita e che si sviluppa su di esso sono considerati un unico sistema) nasce dalla visione spirituale antroposofica del mondo elaborata da Rudolf Steiner (1861-1925), il pensatore austriaco che in campo pedagogico ha ispirato le scuole steineriane.

Tutta la natura sussurra i suoi segreti a noi attraverso i suoi suoni. I suoni che erano precedentemente incomprensibili alla nostra anima, ora si trasformano nella lingua espressiva della natura. (Rudolf Steiner). 

di Adelfia Franchi 

foto: portanatura.it

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