Acqua: risorsa a rischio di estinzione

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Il 75% della superficie terrestre è composto da acqua e di questo il 97% da acqua salata, escludendo il 2% che costituisce i ghiacci solo l’1 % rimane a disposizione dell’uomo.

In un mondo dove circa 2 milioni di bambini muoiono ogni anno a causa della diarrea per mancanza di acqua potabile, giornalmente nei paesi “sviluppati” si consumano 200 litridi acqua a persona. Da dove esce fuori tutto questo spreco ?  Scarichi, rubinetti lasciati aperti per il lavaggio di stoviglie o nella toilette, agricoltura, fontanelle pubbliche che non utilizzano i ricircolo. Piccoli gesti che se fatti con accortezza permetterebbero di dimezzare gli sprechi sono ad esempio il riciclo dell’acqua piovana per l’irrigazione, chiudere i rubinetti mentre ci si insapona, non utilizzare il getto continuo ma riempire dei contenitori per il lavaggio delle stoviglie.

Il rapido incremento demografico e il relativo aumento dei consumi, i cambiamenti climatici causati dall’alto livello di inquinamento, il riversamento di scarichi tossici nei fiumi che ha compromesso le falde acquifere e la capacità dell’acqua di auto depurarsi, la scarsità delle precipitazioni, unite ad una mancanza di coscienza comune verso la riduzione degli sprechi, sono le cause che secondo una stima porteranno tra circa un decennio la metà della popolazione terrestre a subire grandi carenze di acqua che è sinonimo di vita.

Il cambiamento deve avvenire anche partendo dalle piccole azioni quotidiane, unite ad una adeguata legislazione che imponga alle aziende e alle industrie norme atte a ridurre l’inquinamento e gli scarichi. Quando lasciate aperto il rubinetto pensate quindi che state buttando via metri cubi preziosi di acqua potabile!

Chiara Driussi

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