E’ purtroppo svanita la speranza di poter ritrovare viva Marina Patriti, la casalinga di Bruino scomparsa nel nulla a 44 anni la mattina del 18 febbraio. La donna lo si è accertato ieri in serata, era infatti già morta, assassinata, e seppellita sotto una colata di cemento nel giardino della cascina di Sant’Ambrogio di Torino dove, da un anno prima si era trasferita la sua assassina, Maria Teresa Crivellari, 53 anni, da tutti conosciuta come Antonella. Quest’ultima amante del marito di Marina, per quasi due anni, Giacomo Bellorio, 46 anni, nonché sua aiutante al banco del pane al mercato, era stata lasciata dall’uomo nel settembre del 2009, intenzionato a ricominciare una nuova vita insieme alla moglie e ai loro tre figli. Da qui il sequestro della vittima che sarebbe stata narcotizzata subito dopo dall’omicida, e nascosta con l’aiuto del figlio ventenne nella cantina della cascina di Sant’Ambrogio. In seguito, la morte inflitta da parte della Crivellari per soffocamento. Secondo gli investigatori, ad aiutare la donna nel compiere il folle gesto, due giovani di Alpignano: Andrea Chiappetta, 37 anni, e Calogero Pasqualino, 27, interrogati ieri in mattinata. In serata poi il rinvenimento ed il riconoscimento del corpo di Marina Patriti.
di Redazione
Foto: torino.repubblica.it
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