Immigrati: parole dure da Maroni alla Francia. In Italia situazione sotto controllo

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Durante il convegno sulla sicurezza dell’Expo 2015, il Ministro Maroni ha chiesto esplicitamente alla Francia di collaborare con l’Italia per l’emergenza immigrati. Il ministro ha usato parole molto dure e dirette: “Francamente mi pare che questa ostinazione nel dire sempre no, piuttosto che dare una mano all’Italia perché ci siano i rimpatri in tempi rapidi, contrasti con lo spirito europeo che ha consentito la libera circolazione nell’area Schengen. Spero che si riesca a convincere i francesi nel vertice del 26 aprile che è meglio collaborare piuttosto che mostrare i muscoli” e continua: “Per poter circolare nell’area Schengen è necessario un permesso di soggiorno e un documento di viaggio. Per chi non ha un passaporto è necessario un documento rilasciato dall’autorità nazionale con le generalità e la foto, noi rilasciamo questo documento rispettando tutte le regole per poter circolare liberamente in questa area. Non capisco i dubbi”. Intanto, in tutta Italia, si collabora per fronteggiare l’emergenza immigrazione. A Ventimiglia si possono vedere file di una decina di uomini per volta in attesa di ricevere il permesso di soggiorno temporaneo che permetta loro di recarsi in Francia. A Lampedusa sono ripresi, invece, i rimpatri verso la Tunisia, come stipulato dall’accordo del 5 aprile scorso. Gli immigrati sembra che non abbiano preso di buon grado la notizia e hanno avviato una protesta, sedata pacificamente dalle forze dell’ordine. Per quanto riguarda gli sbarchi, il numero in un giorno si è notevolmente ridotto: nella giornata di ieri solo un barcone con 220 persone a bordo (molte donne e bambini) salvate dal naufragio grazie all’intervento tempestivo della Guardia Costiera.

di Redazione

Foto: julienews.it

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