Nella giornata di ieri altre centinaia di immigrati sono giunti sull’isola di Lampedusa, tra cui molte donne e bambini. Tre gli sbarchi consecutivi: prima un barcone con 50 immigrati, poi altri 535, ammassati su di un unico barcone, provenienti dalla Somalia, dall’Eritrea, dal Burkina Fase e dalla Libia, infine 60 dalla Tunisia; questi ultimi dovranno però essere rimpatriati, secondo gli accordi tra il nostro paese e la Tunisia. Gli altri immigrati saranno trasferiti in regioni diverse dell’Italia. Molte navi per il trasferimento sono già all’opera: la nave della Marina Militare San Giorgio è partita alla volta di Pozzallo (Ragusa), di Porto Empedocle (Agrigento) e di Caltanissetta per trasferire 285 immigrati. Alcuni barconi sono stati avvistati a Foggia e Bari. Nel pomeriggio di oggi il Premier visiterà nuovamente l’isola e per lui è già pronta una grande accoglienza in segno di ringraziamento per aver risolto i problemi più gravi dell’isola: i rifiuti accumulatisi nei giorni scorsi sono scomparsi e gli immigrati, come promesso, sono stati divisi tra tutte le regioni. Il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, si dichiara soddisfatto dell’interessamento che il governo stà mostrando per la causa. Lo stesso non si può dire, secondo il ministro Maroni, per l’Unione Europea, che “non stà dimostrando solidarietà” in maniera concreta.
di Redazione
Foto: ilquotidianoitaliano.it
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