Sospesi due operatori del Cie di Gradisca d’Isonzo

Connecting People passa all’attacco, od almeno alla difesa emanando un comunicato stampa che parla chiaro:

“Come riportato dagli organi di stampa, la Prefettura di Gorizia ha richiesto nei giorni scorsi la sospensione di due nostri operatori del Cie di Gradisca d’Isonzo, ritenendo che non godano della fiducia necessaria a svolgervi le mansioni cui erano adibiti.

Connecting People reputa di non aver alcunché da contestare ai propri operatori su alcuni episodi specifici che potrebbero essere loro attribuiti e riguardanti in particolare la fuga di ospiti dal centro e da un’ambulanza durante un trasporto in ospedale, tenuto conto dell’evidenza che il ruolo di operatore sociale va necessariamente distinto da quello di chi è preposto alla sicurezza e all’ordine pubblico.

Naturalmente, se l’indagine si riferisce ad altre condotte degli operatori in questione, di cui non si è a conoscenza, oppure qualora venisse in qualche modo dimostrata la mala fede degli operatori negli episodi individuati, il Consorzio Connecting People attende con serenità l’esito del lavoro della magistratura nella certezza che verrà fatta luce al più presto su tutto quanto accaduto.”

Fin qui il comunicato. Ricordiamo che Connecting People (www.connecting-people.it) da diversi anni, gestisce centri di prima e seconda accoglienza per immigrati, rifugiati e richiedenti protezione internazionale ed è attualmente ente gestore dei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Restinco (BR), Gradisca d’Isonzo (GO) e Foggia, dei Centri di Identificazione ed Espulsione di Gradisca d’Isonzo (GO) e Restinco (BR), del Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza di Elmas (CA) e del centro SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Caulonia (RC).

Giorgio Gibertini

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.