Champions League, girone difficile per la Roma, qualche insidia per Juventus e Napoli

ch17Sorteggiati ieri i gironi di Champions League. I due “sorteggiatori” d’eccezione Francesco Totti e Andriy Shevchenko, ben noti ai tifosi italiani, hanno composto una prima fase non semplice per le tre squadre italiane. Vediamo i gruppi nel dettaglio dove indichiamo la difficoltà di ciascuna squadra del girone in una scala da 1 a 5.

Gruppo C – Chelsea (Inghilterra), Atletico Madrid (Spagna), Roma

(Italia), Qarabag (Azerbaigian)

La Roma era collocata in terza fascia, come il Napoli, pertanto un girone difficile era nelle aspettative dei giallorossi. La squadra di Di Francesco ha comunque evitato il supergirone con Bayern Monaco e PSG ma ha comunque pescato due tra le migliori squadre d’Europa. Per passare il girone servirà un impresa: nel calcio nulla è scontato e molto dipenderà dal momento in cui le squadre si affronteranno. Oggi, tutte e tre le squadre favorite sono alle prese con problemi.

Chelsea  – Difficoltà  * * * * *

Antonio Conte, da quando è arrivato a Stamford Bridge, ha fatto miracoli, portando alla conquista della Premier League una squadra che aveva chiuso al decimo posto il campionato precedente. Il tecnico italiano è osannato dai tifosi ma non è sempre in perfetta sintonia col club a livello di mercato: chiede insistentemente rinforzi ad Abramovich. Dopo aver acquistato Morata, Rudiger e Bakayoko, la cessione di Matic al Manchester United sembra abbia fatto infuriare il tecnico italiano. La stampa tedesca, in particolare la Bild, ha indicato il tecnico ex Borussia Dortmund Tuchel come successore di Conte a breve dal momento che il presidente Abramovich vorrebbe esonare l’attuale allenatore. Sembra una boutade ma è sintomo di un malessere all’interno del Chelsea. E questo potrebbe favorire la Roma…

Atletico Madrid – Difficoltà  * * * *

Le ultime 4 edizioni della Champions League del della seconda squadra di Madrid: due finali quasi vinte, una semifinale, un quarto di finale. Serve altro per soppesare la consistenza dell’Atletico Madrid in Europa? Ma riusciranno i colchoneros a ripetersi? Difficile fare previsioni: il blocco del mercato ha scoraggiato le cessioni ma anche impedito gli acquisti. Squadra quindi super-collaudata.

Qarabag – Difficoltà *

Dino Ndlovu è’ lui l’autore del gol storico che ha permesso al Qarabag di diventare la prima squadra azera della storia a centrare l’accesso alla fase finale di Champions League. L’impresa è arrivata col Copenaghen, reduce da un’ottima cavalcata nella scorsa Champions: 1-0 in Azerbaigian, sconfitta per 2-1 in Danimarca e accesso all’Europa che conta grazie alla differenza. Nell’Europa League dello scorso anno incrociò ai gironi la Fiorentina che vinse per 2 a 1 a Baku. Occhio alle distrazioni

Gruppo F – Shakhtar Donetsk (Ucraina), Manchester City (Inghilterra), Napoli (Italia), Feyenoord (Olanda)

Come la Roma il Napoli era nella terza fascia di sorteggio ma rispetto ai giallorossi hanno pescato la squadra più debole della prima fascia, lo Shakhtar Donestk. A completare un girone temibile ma abbordabile per i partenopei Manchester City (si prospetta una sfida spettacolo tra due delle squadre che giocano meglio in Europa) e i campioni d’Olanda nel Feyernoord.

Shakhtar Donestk – Difficoltà * *

Insieme allo Spartak Mosca, gli ucraini del portoghese Paulo Fonseca  rappresentavano la cenerentola della prima fascia. Evitate le superpotenze Real, Bayern e Chelsea a Sarri resta da affrontare una squadra di di esperienza internazionale ma lontana dalla compagine temibile di qualche anno fa guidata da Mircea Lucescu. Lo Shakhtar gioca con un 4-2-3-1 di partenza, a sinistra schiera il talento brasiliano Bernard. Simbolo degli ucraini Srna, classe ’82, capitano della squadra.

Manchester City – Difficoltà  * * * * *

La prima stagione di Guardiola in Premier League è stata un po’ deludente, chiusa al terzo posto ma a ben 15 punti dal Chelsea campione, ma grazie anche ad un mercato faraonico gli inglesi rappresentano indubbiamente la principale concorrente del Napoli nella corsa al primo posto del girone con un rosa ricca di campioni e un gioco spettacolare e offensivo. E’ l’anno della verità per il Pep alla sua seconda stagione in Inghilterra che in Champions ritrova campi e squadre che ben conosce.

Feyenoord – Difficoltà * *

Campioni d’Olanda la scorsa stagione dopo 18 lunghi anni, gli olandesi non si discostano dal profilo della tipica squadra orange: tanta corsa, schemi collaudati, gioco offensivo e qualche giovane con qualità sopra la media come Vilenha seguito da squadre italiane. Il mercato estivo ha però decisamente impoverito la squadra: il centrale Kongolo è finito al Monaco per 15 milioni di euro, Karsdorp è passato alla Roma ed  Elia è finito al Basaksehir. E, oltre a questo, il totem trascinatore dello scorso anno, Dirk Kuyt, ha chiuso la sua carriera salutando con il titolo.

Gruppo F – Juventus (Italia), Barcellona (Spagna), Olympiacos (Grecia), Sporting Lisbona (Portogallo)

Se la difficoltà di un girone si misura dalla terza e dalla quarta pescata, la Juventus non si può lamentare. La squadra di Allegri ha tutte le carte in regola per accedere agli ottavi anche da prima del girone: il Barcellona in modalità ricostruzione non è ostacolo insormontabile.

Barcellona – Difficoltà  * * * * *

Già l’ultima stagione con Luis Enrique il Barcellona ha mostrato delle crepe che, probabilmente, si sono allargate con la partenza di Neymar andando a spezzare uno dei più forti tridenti della storia del calcio. Il nuovo ciclo Valverde parte con molte incognite, come ha ammesso anche Beppe Marotta: da valutare l’impatto di Semedo a destra, difficile che Dembélé incida da subito quanto Neymar, mentre Coutinho resta al momento un sogno. E i senatori della squadra hanno un anno in più.

Olympiacos – Difficoltà  * * 

Juve e Olympiacos si affrontarono nella fase a gironi della Champions 2014/15, quando i bianconeri arrivarono alla finale di Berlino. Vittoria per 3-2 allo Stadium, sconfitta per 1-0 in Grecia con traversa di Morata. I greci sono temibili soprattutto in casa, ma c’è molto più di un gradino di differenza tra le due squadre. La squadra ellenica porterà nuovamente fortuna ai bianconeri? Da tenere sott’occhio alcune vecchie conoscenze del campionato italiano come l’ex romanista Tachtsidis.

Sporting Lisbona – Difficoltà  * * *

A dispetto della fascia, la squadra portoghese sulla carta ha qualcosa in più dell’Olympiacos. La stella è il bomber olandese Bas Dost, 34 reti in campionato nella scorsa stagione. Accanto a lui l’ex romanista non troppo rimpianto Doumbia, poi l’ex doriano Bruno Fernandes, l’ex Barcellona Mathieu (che ha affrontato la Juve in Champions pochi mesi fa), il portiere della nazionale campione d’Europa del Portogallo, Rui Patricio, e giocatori di qualità come l’ex Real Fabio Coentrao e Carvalho. Da tenere sott’occhio ma la Juventus è nettamente superiore.

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