Marchi stranieri alle auto delle Forze di Polizia?

poliziaLa Francia è sicuramente un paese romantico, tanto d’aver sedotto con le sue auto una buona parte delle amministrazioni pubbliche italiane. Una parte, perché l’altra è stata accalappiata dalla Germania, più decisa e prepotente, che con il marchio Seat, spagnolo di nome, ma di proprietà della Volkswagen, si è aggiudicato la fornitura per le auto per il controllo del territorio per Carabinieri e Polizia di Stato a discapito del marchio Alfa Romeo con la sua Giulietta.

Ricordiamo che ad oggi l’appalto riguarda la fornitura di 206 automezzi Seat Leon e l’opzione per l’amministrazione di poter avere fino ad un massimo altre 4000 auto, allo stesso prezzo, nei prossimi tre anni. Sulla rete, e non solo, sono uscite delle foto della Seat Leon, che dovrebbe essere stata presentata ai vertici del comando generale dell’Arma dei Carabinieri, a Roma, nei primi giorni di gennaio 2015.

La vettura, almeno dalle foto, dovrebbe avere i copri cerchioni in plastica – detti anche “ borchie” – a coprire dei cerchi in semplice lamiera, come le prime due forniture di Fiat Bravo della Polizia di Stato per il Reparto Volanti, particolare questo che diede spesso luogo a polemiche in materia di sicurezza in quanto la ruote con i cerchi in lamiera erano soggette a rompersi con gli urti, durante situazioni d’emergenza, in confronto alle Alfa Romeo 159 già in dotazione, che montano dei cerchi in lega i quali offrono una maggior sicurezza, in particolare quando l’auto viene adoperata ad alte velocità in ambito urbano. Invece le Fiat Bravo per i Carabinieri fin dall’inizio hanno montato i cerchi in lega.

Un’altra vittima illustre è senza dubbio la capitale d’Italia, Roma, dove agli agenti della Polizia di Roma Capitale sono state assegnate le Peugeot 208 al posto delle Fiat Punto, ormai con migliaia di km percorsi. Pare, a detta di qualche sindacato, che gli agenti alti più di 1,85 m possano trovarsi scomodi, ma ormai ci sono e vengono adoperate; anche alcune municipalizzate hanno dismesso la Fiat Panda per adottare le nuove Peugeot 108, come l’azienda di trasporto pubblico Atac.

Se qualcuno pensa che sia tutto qua si sbaglia: infatti anche l’Esercito italiano ha integrato il suo parco mezzi prendendo dei Renault Kangoo invece dei classici Fiat Doblò, e anche i Carabinieri per alcuni reparti utilizzano le Renault Megane. A breve anche il Corpo Forestale dello Stato avrà veicoli francesi con la propria livrea, precisamente i Renault Master; sono pulmini simili al Fiat Ducato, che saranno assegnati anche alla Polizia di Stato con la propria livrea. Il Corpo Forestale dello Stato riceverà nel corso di questo 2015 anche dei Dacia Dokker, una buona decina di Renault Clio, un buon numero di Renault Megane; non tutti i veicoli i saranno in livrea.

L’acquisto di queste nuove auto sicuramente è il risultato dell’aggiudicazione di bandi di gara aperti a tutti i Paesi europei, anche se non cesserà definitivamente l’acquisto di veicoli prodotti in Italia, come strafacendo il Corpo Forestale dello Stato che avrà a disposizione le Fiat Nuova Panda. L’apertura verso gli altri produttori europei era iniziata prima del 2001, ma mai era accaduto in forma così rilevante. Comunque si pensi, l’importante è che sia sempre messa in prima posizione la sicurezza per chi dovrà lavorare con questi veicoli, e che non prevalga solo la linea di acquistare al minor costo o meglio “al prezzo più vantaggioso per l’amministrazione” (questo non vuol dire per forza il prezzo più basso): le cose buone si devono pagare. In ogni caso non è mai da escludere un ritorno di fiamma per i vecchi amori nostrani.

di Giorgio Chiatti

1 risposta

  1. Max

    Una Volta mi meravigliavo di quello Che in ……questo Paese poteva succedere. Ora non piu’. Nessuna nazione in Europa e’ piu ‘ esterofila di quella italiana. Anzi dobbiamo ritenerci fortunati Che, Grazie a questa specie di Europa ci sia una parvenza di unita” , cosi ‘ almeno gli straineri non ci invadono con la facilita’ Che per secoli hanno fatto, Grazie anche Agli appelli Che I nostri conterranei hanno loro rivolto. Che dire ancora? Siamo solo espressione geografica.

    Rispondi

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.