Roma: il Municipio XIII approva la delibera contro il gioco d’azzardo

slotIl fenomeno delle slot machine si sta diffondendo in maniera capillare in tutta Italia. Ne è complice uno Stato che, approfittando del disagio sociale collettivo, ha trovato un modo assai facile per rimpinguare le sue magre casse.

A tal proposito ricordiamo che secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Il 6% dei giocatori abituali, ossia circa un milione e mezzo d’italiani, rientra nella categoria dei giocatori affetti da disturbi comportamentali compulsivi.

 Il problema appare essenzialmente etico, politico, economico e civile, soprattutto se ci rendiamo conto che Il gioco d’azzardo non produce ricchezza, ma semplicemente la trasferisce.

Come non bastasse, i nuovi giochi sono posizionati in luoghi di aggregazione e incontro, come i bar, le sale d’attesa (da qualche tempo si trovano pure presso gli sportelli delle Poste Italiane).

Eclatante è stato poi il caso della Coop che sui treni Freccia Rossa e nelle principali stazioni ferroviarie invitava a giocare a delle slot machines virtuali.

Oggi fortunatamente il movimento No Slot e quello dell’Associazione Azzardo e Nuove Dipendenze hanno pressato la Coop, che alla fine ha deciso di fermare l’iniziativa commerciale.

In definitiva, anziché assistere al proliferare di leggi che circoscrivano e limitino il gioco alle slot (almeno ai minori), assistiamo al contrario, alla nascita indiscriminata di nuove e insistenti campagne pubblicitarie che ne promuovono la dipendenza.

Quali sono i rischi connessi a tale diffusione “virale”?

Nel clima di crisi economica che attanaglia il nostro Paese e vista l’assenza di limiti di fruizione e accesso, questo gioco produce disvalori dipendenze e spesso è causa di veri e propri collassi finanziari all’interno dei singoli nuclei familiari, laddove un componente sia affetto dalla pericolosa dipendenza.

Spesso infatti c’è chi non esita a giocarsi stipendi e proprietà ma ciò che è peggio è che purtroppo ad essere colpiti con maggiore forza sono i pensionati che sperano nella sorte, nel caso, nella fortuna per sbarcare il lunario.

Fortunatamente a Roma qualche municipio ha cominciato a interessarsi al caso, uno su tutti il XIII che in una nota del 16 gennaio ha comunicato “La Giunta del XIII Municipio ha approvato nella seduta di questa mattina la Delibera con cui si aderisce al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.

Il vicepresidente Stefano Zuppello ha inoltre dichiarato “Aderendo al Manifesto dei Sindaci il nostro Municipio s’impegna a sostenere tutte le iniziative e le attività programmate dall’amministrazione capitolina finalizzate alla prevenzione dalla dipendenza del gioco d’azzardo mediante interventi educativi e d’informazione”.

Infine si è pronunciato il Presidente, Valentino Mancinelli, che ha aggiunto “Questa delibera segue altri atti che il Municipio XIII ha già approvato come l’adesione ad Avviso Pubblico e la firma del Protocollo d’intesa Municipi senza Mafie rafforzando così il nostro impegno nell’azione di contrasto alle attività della criminalità organizzata sul nostro territorio”.

Insomma qualche spiraglio di luce potrebbe cominciare a intravedersi dal buio delle tenebre.

di Simona Mazza

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