Una storia tutta italiana

dolcedoCome spesso accade nel nostro paese, alcuni reati vengono contestati solo a cose avvenute, magari a fronte di “cambiamenti” di varia natura, in corso d’opera.

Questo è ciò che è successo a Dolcedo, (Imperia), dove sono stati contestati ed annullati i permessi di costruire rilasciati dal Comune, ma la situazione si ripete in mille altre amministrazioni comunali dove si perpetua la più totale leggerezza, prima durante e dopo la realizzazione di progetti che andrebbero accuratamente vagliati.

La vicenda di Dolcedo è iniziata nel 2002, a seguito di un esposto indirizzato all’Amministrazione Provinciale, relativo alla presunta illegittimità dei titoli abilitativi rilasciati dal Comune per la costruzione di edifici sul territorio comunale.

 La Provincia di Imperia, aveva contestato ai proprietari una presunta lottizzazione abusiva, ritenendo illegittimo l’intervento edilizio e per tali motivi la Procura di Imperia aveva aperto un’indagine penale, oltre ad una in via cautelare, per l’emissione dei provvedimenti di sequestro notificati ai proprietari degli immobili.

Le ragioni addotte dal Comune di Dolcedo riguardavano l’impatto visivo che avrebbero avuto gli edifici e l’edificazione “disordinata”.

Peccato che tutte queste obiezioni siano state effettuate solo dopo l’approvazione del piano urbanistico.

Ricostruiamo i fatti:

Sul territorio del Comune di Dolcedo entra in vigore un Programma di Fabbricazione, con annesso Regolamento Edilizio adottato in data 28.7.1986 (Delibera n. 21) ed approvato dalla Regione Liguria con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 29.7.1988.

Il progetto edilizio rientra nella cosiddetta Zona “E3 – Agricola produttiva” disciplinata dall’art. 42, che ammette nuove costruzioni seguendo alcuni parametri urbanistici (tutti rispettati).

La norma prevede la possibilità di asservire lotti non contigui compresi nell’ambito della stessa zona agricola produttiva E3 (senza altra prescrizione).

Dopo l’esposto, l’ Amministrazione Provinciale aveva però chiesto al Comune di Dolcedo un elenco delle Concessioni edilizie rilasciate nell’ultimo decennio per nuove edificazioni nell’ambito del territorio comunale (senza limitazione di aree). Il Comune di Dolcedo aveva prontamente risposto, precisando che si sarebbe impegnato all’adempimento richiesto dalla Amministrazione Provinciale, ma nulla di tutto ciò è stato mai fatto, tanto che l’Amministrazione Provinciale, a mezzo dei suoi tecnici, si era recata direttamente presso l’Ufficio tecnico del Comune di Dolcedo per acquisire agli atti l’elenco delle concessioni edilizie rilasciate dallo stesso Comune a partire dal 1.1.1997 fino al 31.12.2005

Basandosi sulle perizie tecniche, la Provincia di Imperia aveva contestato la legittimità di varie concessioni rilasciate dal Comune di Dolcedo, per la realizzazione di fabbricati nella zona E3, agricola produttiva, del vigente P.d.F. sulle aree prese in esame, ed aveva pertanto avviato procedimento di annullamento, limitando l’ intervento esclusivamente sulle aree sopra menzionate.

A fronte delle ordinanze di demolizione e ripristino degli stati dei luoghi, sono iniziate una serie di contestazioni da parte dei singoli titolari che hanno fatto ricorso al TAR Liguria: peccato che il Comune non si sia mai costituito. Il TAR Liguria ha respinto le richieste di annullamento del decreto provinciale di annullamento, ma non tutti i provvedimenti di rigetto sono divenuti definitivi.

Il Comune di Dolcedo, continuando a ritenere legittimo il suo operato e difendendo la regolarità dei titoli rilasciati, ha ritenuto opportuno avviare le iniziative finalizzate, sul piano urbanistico, a superare le obiezioni sollevate dalla Provincia mediante l’inserimento di previsioni idonee a riqualificare l’area, nel nuovo PUC adottato in data 12.10.2010 dal Commissario ad Acta.

Il Consiglio Comunale, aveva adottato il Progetto Preliminare del Piano Urbanistico Comunale per adeguare il territorio mediante la dotazione di standard urbanistici e di opere di urbanizzazione. Nelle more di tale intervento il Comune di Dolcedo con apposita ordinanza sospendeva l’efficacia e la esecuzione delle ordinanze di demolizione precedentemente emanate (fino al 31 Dicembre 2014)

Oggi il braccio di ferro continua e fra sequestri e dissequestri ancora non c’è piena chiarezza.

di Simona Mazza

foto: rete.comuni-italiani.it

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